La musica Urban è un termine generico
che comprende diversi generi musicali
derivati dalla cultura Hip Hop
come il Rap, il R&B, il Soul, il Funk, il Reggae e la Dancehall.
Questi generi hanno avuto una grande influenza sulla musica popolare,
sia dal punto di vista artistico che sociale
ed hanno dato vita a numerosi album che sono rimasti nella storia
per la loro qualità, originalità ed impatto.
In questo articolo, vogliamo presentarVi i cinque album
che, secondo Noi, hanno segnato la storia della musica Urban
e che meritano di essere ascoltati ed apprezzati
da tutti gli appassionati di musica.

The Miseducation of Lauryn Hill (1998) di Lauryn Hill

Il primo album che vogliamo citare è il capolavoro di Lauryn Hill,
The Miseducation of Lauryn Hill, uscito nel 1998.
Questo album è considerato uno dei migliori album di tutti i tempi,
non solo nella musica Urban, ma in generale
ed è stato il primo album Hip Hop a vincere il Grammy Award
come Album of the Year.
Lauryn Hill, ex membro del gruppo The Fugees,
ha dimostrato in questo album la sua straordinaria versatilità
come cantante, rapper, produttrice e compositrice
mescolando con maestria elementi di Rap, R&B, Soul, Reggae e Gospel.
L’album affronta temi
come l’amore, la maternità, la spiritualità, l’identità, il razzismo ed il femminismo
con una voce potente e sincera che trasmette emozioni profonde.
Tra le canzoni più famose dell’album
ci sono Doo Wop (That Thing), Ex-Factor, Everything Is Everything e Zion.

Illmatic (1994) di Nas

Il secondo album che vogliamo menzionare è Illmatic,
il debutto di Nas, uscito nel 1994.
Questo album è considerato uno dei migliori album Rap di tutti i tempi
ed ha rivoluzionato il genere con le sue liriche complesse, poetiche e realistiche
e con le sue produzioni innovative, affidate a grandi nomi
come DJ Premier, Pete Rock, Q-Tip e Large Professor.
Nas racconta la sua vita nel quartiere di Queensbridge, a New York,
tra violenza, droga, povertà e speranza,
con uno stile che ha influenzato generazioni di rapper.
Tra le canzoni più celebri dell’album
ci sono N.Y. State of Mind, The World Is Yours, Life’s a Bitch e One Love.

Songs in the Key of Life (1976) di Stevie Wonder

Il terzo album che vogliamo citare è Songs in the Key of Life,
il diciottesimo album di Stevie Wonder, uscito nel 1976.
Questo album è considerato uno dei capolavori della musica Soul
ed ha vinto quattro Grammy Awards,
tra cui Album of the Year.
Stevie Wonder ha scritto, prodotto e suonato
quasi tutti gli strumenti in questo album,
che è una celebrazione della vita in tutte le sue sfaccettature
con canzoni che parlano di amore, famiglia, religione, politica, razzismo e pace.
L’album è ricco di influenze musicali diverse
come il Funk, il Jazz, il Rock, il Pop e la musica africana
ed ha ispirato molti artisti successivi
come Michael Jackson, Prince, Kanye West e Beyoncé.
Tra le canzoni più famose dell’album
ci sono Sir Duke, I Wish, Isn’t She Lovely e As.

The Chronic (1992) di Dr. Dre

Il quarto album che voglio menzionare è The Chronic,
il primo album solista di Dr. Dre, uscito nel 1992.
Questo album è considerato uno dei più importanti nella storia del Rap
ed ha lanciato il genere Gangsta Rap e il sound G-funk,
caratterizzato da campionamenti di Funk, synth, bassi e voci melodiche.
Dr. Dre, ex membro del gruppo N.W.A.,
ha prodotto e rappato in questo album
che ha introdotto al grande pubblico artisti
come Snoop Dogg, Nate Dogg, Kurupt e Daz Dillinger.
L’album affronta temi
come la vita di strada, la droga, il sesso e le rivalità tra rapper
con uno stile ironico, provocatorio e divertente.
Tra le canzoni più famose dell’album
ci sono Nuthin’ but a ‘G’ Thang, Fuck wit Dre Day, Let Me Ride e The Roach.

Thriller (1982) di Michael Jackson

Il quinto ed ultimo album che vogliamo citare è Thriller,
il sesto album di Michael Jackson, uscito nel 1982.
Questo album è considerato il più venduto di tutti i tempi,
con oltre 66 milioni di copie vendute nel mondo
ed è stato il primo album a vincere otto Grammy Awards,
tra cui Album of the Year.
Michael Jackson, già famoso come membro dei Jackson 5,
ha raggiunto il suo apice artistico con questo album,
che ha mostrato la sua incredibile voce,
il suo talento come ballerino
ed il suo carisma come performer.
L’album contiene nove canzoni, di cui sette sono diventate singoli di successo,
e spazia tra diversi generi musicali
come il Pop, il Rock, il R&B, il Funk ed la Disco.
L’album ha anche rivoluzionato il mondo dei video musicali,
con il celebre cortometraggio di 14 minuti che accompagna la canzone Thriller,
diretto da John Landis.
Tra le canzoni più famose dell’album
ci sono Billie Jean, Beat It, Wanna Be Startin’ Somethin’ e Human Nature.

Conclusioni

Questi sono i cinque album che abbiamo scelto di presentarVi,
ma ovviamente ce ne sono molti altri
che meritano di essere ascoltati ed apprezzati
nella storia della musica Urban.
Speriamo che l’articolo Vi sia piaciuto e Vi abbia incuriosito a scoprire di più
su questi artisti e questi generi musicali.
Se avete dei commenti, delle domande o delle segnalazioni,
non esitate a scrivere.


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Ogni canzone ha una sua struttura, che può variare in base al genere
ed a come si vuole “far suonare” la canzone,
insomma in base al vestito e forma che si vuole dare.


Le parti che compongono una canzone sono:

Introduzione
Strofa
Ponte
Ritornello/Inciso
Bridge/Special
Strumentale
Coda


La strofa e il ritornello li troviamo spesso nella maggior parte delle canzoni,
non si può dire lo stesso per un ponte o un bridge o la parte strumentale.


Parti di una canzone.
Ritornello, Intro, Strofa, Ponte
Quali sono gli elementi da cui è composta una canzone?

L’introduzione:

L’intro è l’inizio della canzone che solitamente è strumentale,
con lo scopo di attirare l’attenzione dell’ascoltatore.
Per un artista è fondamentale lavorare a un intro che abbia un motivetto orecchiabile,
che piaccia, in modo tale che l’ascoltatore sia più invogliato
ad ascoltare la canzone fino alla fine.

La strofa:

La strofa è la parte che viene dopo l’intro,
che si ripete con la stessa musica, ma con un testo diverso.
Essa traccia le linee guida di una storia, è più discorsiva, riflessiva
e introduce il tema della canzone.
E’ composta da diverse battute musicali, in genere 4 o 8 battute.

Il ponte:

Il ponte è la parte opzionale, non è presente in tutte le canzoni.
La sua funzione è quella di precedere l’inciso / il ritornello.
Fa da collegamento tra la strofa e il ritornello,
per dare una sensazione di “lancio” di quello che sarà il ritornello.

Il ritornello / inciso:

Il ritornello è la parte più importante della canzone,
perchè comunica il fulcro del messaggio,
dove si libera l’emozione e si dà sfogo a quello che si vuole dire.
E’ importante che sia orecchiabile, con un testo comprensibile,
così da arrivare immediatamente all’ascoltatore e in modo efficace.
Inoltre essa ha la funzione di invogliare l’ascoltatore
affinchè ritorni ad ascoltare quella canzone.
In genere, è ripetuta allo stesso modo sia nel testo che nella melodia.

Il bridge / special:

Lo special è la parte che richiede un cambiamento radicale
(ad esempio un giro di accordi differenti),
in contrasto con la melodia e il testo che l’ascoltatore
ha ascoltato fino a quel momento.
In genere lo ritroviamo dopo il secondo ritornello,
ma non è presente in tutte le canzoni.

La strumentale:

La parte strumentale ha la stessa funzione dello special, ma è privo del testo.
Quindi è una parte musicale in cui vengono eseguiti gli assoli,
ad esempio di chitarra o pianoforte.

La coda:

La coda è la parte conclusiva della canzone, ma è opzionale,
spesso una canzone finisce con il ritornello, senza aver bisogno della coda.


Esempi di Canzoni e la loro struttura

California Gurls” di Katy Perry
è formata da Intro, Strofa 1, Ponte 1, Ritornello 1, Strofa 2, Ponte 2, Ritornello 2, Special, Ritornello 3, Coda.

Shake It Off” di Taylor Swift
è formata da Intro, Strofa 1, Ponte 1, Ritornello 1, Strofa 2, Ponte 2, Ritornello 2, Special, Ritornello 3, Coda.

All About That Bass” di Meghan Trainor
è formata da Ritornello 1, Strofa 1, Ponte 1, Ritornello 2, Strofa 2, Ponte 2, Ritornello 3, Coda.

Happy” di Pharrell Williams
è formata da Intro, Strofa 1, Ritornello 1, Strofa 2, Ritornello 2, Special 1, Ritornello 3, Special 2, Ritornello 4.

Billie Jean” di Michael Jackson
è formata da Intro, Strofa 1, Ponte 1, Ritornello 1, Strofa 2, Ponte 2, Ritornello 2, Strumentale, Ritornello 3, Coda.

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R. Kelly nasce a Chicago nel 1967 da una famiglia poco agiata,
ed è un bambino introverso, concentrato sulla musica che impara da autodidatta.
Ha difficoltà di apprendimento ed è vittima di bullismo.
Viene molestato da una familiare dai 7 ai 13 anni e, secondo lo stesso Kelly,
questo ha risvegliato i suoi ormoni molto prima del dovuto.

Space Jam

Negli anni ’90 diventa famoso, non solo come cantante
– è suo il successo “I Believe I Can Fly che è la colonna sonora di Space Jam
ma anche come produttore e songwriter.
Scrive anche “You Are Not Alone” per Michael Jackson
ed è stato il talent scout di Aaliyah, conosciuta quando lei aveva 12 anni e lui 25.

You Are Not Alone

Non è un caso se l’album di debutto di Aaliyah,
cantante dal talento sconfinato morta prematuramente a 22 anni,
viene scritto da R. Kelly e si intitola “Age Ain’t Nothing but a Number“.

Age Ain’t Nothing but a Number

Vincitore di Grammy, affascinante, ricco e famoso, predatore, manipolatore, sicuramente dotato di fiuto per gli affari e sensibilità artistica,
ha venduto oltre 75 milioni di dischi in tutto il mondo,
risultando l’artista di R&B maschile di maggior successo degli anni ’90
ed uno degli artisti musicali più venduti al mondo.
Nonostante la grande fama,
la vita di questo artista resta comunque avvolta da un alone di mistero
per i tanti enigmi ancora sconosciuti.

L’ex star, e stato riconosciuto colpevole
dopo essere stato dipinto dall’accusa come uno stupratore seriale
in grado di mantenere il controllo sulle sue vittime con qualsiasi inganno.
Gli avvocati di Kelly, avevano cercato di ottenere la pena più mite
invocando gli abusi che lo stesso cantante avrebbe subito anche in famiglia
durante l’infanzia, ma senza avere nessun riscontro positivo.

Durante il processo,
sono state presentate centinaia di prove scritte, videoregistrate e audioregistrate
degli abusi a cui l’imputato, con l’aiuto dei suoi dipendenti e collaboratori,
umiliava e manipolava le sue vittime.

Kelly adescava minori con i suoi soldi e la sua fama”,
riferisce una delle vittime identificata solo col nome di Angela,
che prosegue sostenendo: “Con ogni vittima diventavi più malvagio“,
ha attaccato la donna fissando il cantante negli occhi
per tutta la sua incredibile testimonianza.
“Usavi fama e potere per allevare ragazze e ragazzi minorenni
e asservirli alla tua gratificazione sessuale“. 

 Attraverso il movimento #MeToo,
diverse donne hanno trovato il coraggio di parlare
e raccontare ciò che in molti già sapevano ma che avevano fatto finta di non vedere. Questo segreto era rimasto nascosto per anni
grazie al fatto che il cantante godeva di una buona fama:
questa persona è stato in grado di rovinare la vita a decine di donne
e nel fare questo ha avuto totale “carta bianca“.

Il cantante è stato condannato da una giuria di New York a 30 anni,
per aver adescato donne e bambini
e per essere stato a capo di una rete criminale a Chicago
che reclutava donne sottoponendole ad abusi sessuali e psicologici.  

Il risultato positivo di questa battaglia legale
è stato possibile anche grazie al documentario:
R. Kelly: vittime di una popstar
che riesce a dare voce a chi per anni è stato messo a tacere,
dando un volto, un nome, delle emozioni a donne
che hanno dovuto subire violenze fisiche e psicologiche
fin dalla primissima adolescenza.
R. Kelly non era solo un uomo adulto, ma era anche ricco, potente e violento.
Questo fattore risulta essere essenziale,
in quanto spiega il motivo per cui l’artista sia riuscito per diversi anni a farla franca.

Durante il processo il cantante ha dovuto ascoltare le testimonianze di sette donne, molte delle quali in lacrime, che hanno ricordato la sofferenza
e le conseguenze degli abusi a cui erano state sottoposte.

Una delle vittime ha dichiarato:
“Ci riprendiamo i nostri nomi: Non siamo più le prede che eravamo una volta”.  

Le azioni e la condotta del cantante sono state deplorevoli
anche per le abilità manipolative e coercitive utilizzate nei momenti cruciali
che hanno caratterizzato i reati commessi.

 La condanna di Kelly è considerata una pietra miliare
per il movimento #MeToo in quanto è stato il primo grande processo
per abusi sessuali in cui la maggior parte delle accusatrici e vittime
erano donne afroamericane.
Inoltre delle nefandezze di Kelly si era speculato per anni,
ma nessuno era mai stato in grado di inchiodarlo.

(IMDL)

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