La composizione ha una funzione importante all’interno della musica. E’ il pilastro su cui costruire tutto il resto.
Comporre è una dote innata, che va coltivata e sviluppata nel tempo. E’ importante avere una base teorica e conoscere la musica, i grandi compositori, i grandi cantautori che hanno fatto la storia. Ma poi bisogna mettere in pratica tutto il sapere attraverso la composizione, tirando fuori quello che abbiamo dentro in quel momento della nostra vita.
Quindi studia e metti in pratica quello che impari. Lasciati ispirare dal lavoro creativo di altri artisti, ma poi trova la tua dimensione. Cresci come artista, mettendoti in gioco e sviluppando la tua creatività. Una buona base sui libri di composizione musicale è un ottimo punto di partenza. Di seguito, te ne consigliamo alcuni molto interessanti, sia per la composizione classica che moderna.
Libri sulla composizione musicale
1) “La Melodia Popular: Analisi, Sviluppo e Armonizzazione della Melodia nel Jazz, Pop, Rock…” di Alfonso Girardo
2) “Fondamenti di composizione. Comprendi la musica quando la fai” di Paolo Teodori
3) “Armonia, analisi e composizione” di Andrea Cappellari e Irlando Danieli
4) “Elementi Di Composizione Musicale” di Arnold Schönberg
5) “Contrappunto e composizione” di Felix Salzer e Carl Schachter
6) “Teoria e pratica della composizione. I grandi compositori come maestri e come allievi” di Alfred Mann
7) “Metodo di armonia e composizione musicale” di Santino Cara
8) “Elementi di Composizione per Didattica della Musica” di Francesco Villa
Ogni canzone ha una sua struttura, che può variare in base al genere ed a come si vuole “far suonare” la canzone, insomma in base al vestito e forma che si vuole dare.
La strofa e il ritornello li troviamo spesso nella maggior parte delle canzoni, non si può dire lo stesso per un ponte o un bridge o la parte strumentale.
Parti di una canzone. Ritornello, Intro, Strofa, Ponte… Quali sono gli elementi da cui è composta una canzone?
L’introduzione:
L’intro è l’inizio della canzone che solitamente è strumentale, con lo scopo di attirare l’attenzione dell’ascoltatore. Per un artista è fondamentale lavorare a un intro che abbia un motivettoorecchiabile, che piaccia, in modo tale che l’ascoltatore sia più invogliato ad ascoltare la canzone fino alla fine.
La strofa:
La strofa è la parte che viene dopo l’intro, che si ripete con la stessa musica, ma con un testo diverso. Essa traccia le linee guida di una storia, è più discorsiva, riflessiva e introduce il tema della canzone. E’ composta da diverse battute musicali, in genere 4 o 8 battute.
Il ponte:
Il ponte è la parte opzionale, non è presente in tutte le canzoni. La sua funzione è quella di precedere l’inciso / il ritornello. Fa da collegamento tra la strofa e il ritornello, per dare una sensazione di “lancio” di quello che sarà il ritornello.
Il ritornello / inciso:
Il ritornello è la parte più importante della canzone, perchè comunica il fulcro del messaggio, dove si libera l’emozione e si dà sfogo a quello che si vuole dire. E’ importante che sia orecchiabile, con un testo comprensibile, così da arrivare immediatamente all’ascoltatore e in modo efficace. Inoltre essa ha la funzione di invogliare l’ascoltatore affinchè ritorni ad ascoltare quella canzone. In genere, è ripetuta allo stesso modo sia nel testo che nella melodia.
Ilbridge / special:
Lo special è la parte che richiede un cambiamento radicale (ad esempio un giro di accordi differenti), in contrasto con la melodia e il testo che l’ascoltatore ha ascoltato fino a quel momento. In genere lo ritroviamo dopo il secondo ritornello, ma non è presente in tutte le canzoni.
La strumentale:
La parte strumentale ha la stessa funzione dello special, ma è privo del testo. Quindi è una parte musicale in cui vengono eseguiti gli assoli, ad esempio di chitarra o pianoforte.
La coda:
La coda è la parte conclusiva della canzone, ma è opzionale, spesso una canzone finisce con il ritornello, senza aver bisogno della coda.
Esempi di Canzoni e la loro struttura
“California Gurls” di Katy Perry è formata da Intro, Strofa 1, Ponte 1, Ritornello 1, Strofa 2, Ponte 2, Ritornello 2, Special, Ritornello 3, Coda.
“Shake It Off” di Taylor Swift è formata da Intro, Strofa 1, Ponte 1, Ritornello 1, Strofa 2, Ponte 2, Ritornello 2, Special, Ritornello 3, Coda.
“All About That Bass” di Meghan Trainor è formata da Ritornello 1, Strofa 1, Ponte 1, Ritornello 2, Strofa 2, Ponte 2, Ritornello 3, Coda.
“Happy” di Pharrell Williams è formata da Intro, Strofa 1, Ritornello 1, Strofa 2, Ritornello 2, Special 1, Ritornello 3, Special 2, Ritornello 4.
“Billie Jean” di Michael Jackson è formata da Intro, Strofa 1, Ponte 1, Ritornello 1, Strofa 2, Ponte 2, Ritornello 2, Strumentale, Ritornello 3, Coda.
Il Gangsta Rap è un genere di musicaHip Hop che è divenuto popolare a partire dagli anni novanta, come conseguenza dello stile di vita violento di alcuni quartieri americani, in cui povertà e criminalità erano (e in alcuni casi lo sono tutt’ora) all’ordine del giorno.
Poter (e potersi) raccontare “senza censure” è sempre stato un vantaggio per chi scrive testi rap, il Gangsta Rap è un genere di musicaHip Hop che nasce per necessità di chi racconta le difficoltà quotidiane del proprio quartiere, le difficoltà sociali/razziali, ma anche il riscatto socio/culturale di chi ce l’ha fatta.
Lo stile e i testi
A livello musicale, il Gangsta Rap è caratterizzato da testicrudi, aggressivi e realistici, che rispecchiano le difficoltà incontrate dagli artisti del genere nella vita di tutti i giorni: potrebbe essere considerato una sorta di reportage dal ghetto, con temi che includono sparatorie, violenza e guerre tra gang, consumo e smercio di droga, misoginia ed eccessi di ogni genere; non mancano tuttavia i brani più rilassati, di evasione, che creano atmosfere più di “festa” (soprattutto delle cosiddette house party, ovvero le feste in casa), nelle quali comunque si avverte o si fa riferimento esplicito alla realtà non semplice che si è costretti ad affrontare ogni giorno. Data la natura iperrealistica del genere, lo sviluppo delle tematiche si svolge prettamente sotto forma di un vero e proprio storytelling, spesso in prima persona. Tra le tracce più importanti e significative di questo tipo, troviamo “Gin and Juice” di Snoop Dogg, estratto dal suo album “Doggystyle” rilasciato nel 1993, e “It Was a Good Day” del rapper Ice Cube, dal suo album “The Predator” del 1992.
Questo tipo di Rap è anche ricco di dissing, ovvero tracce prodotte appositamente per denigrare, insultare o minacciare qualche avversario, solitamente un’altro rapper con il quale si è creato dell’astio (come nel caso della traccia “Fuck wit Dre Day”, prodotta e rappata da Dr. Dre in collaborazione con Snoop Doggindirizzata a Eazy-E).
A volte invece il dissing è indirizzato a qualcuno di esterno al rap game, a volte è indirizzato a un’intera categoria, e in questo caso può prendere le sembianze di una vera e propria denuncia sociale: caso emblematico di questo tipo è il brano Fuck tha Police degli N.W.A., estratto dal loro album del 1988Straight Outta Compton. La traccia in questione può essere considerata un vero e proprio dissing alle forze di polizia di Los Angeles, che venivano accusate di abuso di potere e accanimento violento ai danni dei cittadini di colore.
Le strumentali e il sound
Le strumentali del Gangsta Rap sono tipicamente di impatto, spesso semplici ma incisive. Soprattutto nelle fasi primordiali del genere, (nella seconda metà degli anni ottanta) si possono notare molte similarità con l’Hip Hop Old School: batterie ”grosse”, scratch del DJ e voce del rapper molto riverberata. La parte melodica e armonica è spesso ridotta all’osso se non completamente assente: 6 N the Mornin’ di Ice-T è un’ottimo esempio che rispecchia tutte queste caratteristiche. Con l’evolversi del genere, tuttavia, il sound diventerà più complesso e “tipico”, slacciato dall’Hip Hop vecchia scuola: durante gli anninovanta, ad opera soprattutto di Dr. Dre, ma anche di artisti come DJ Quik e il gruppo Above the Law, si assisterà ad una vera e propria fusione del Funk con l’Hip Hop, dando vita al sottogenere G-funk, caratterizzato da un maggior utilizzo di parti suonate e registrate a discapito dei samples e da un groove e melodie tipicamente funky; suono emblematico del genere è sicuramente il famosissimo funky worm utilizzato da Dr. Dre in praticamente ogni traccia del suo album The Chronic del 1992, ovvero un suono molto acuto prodotto con il sintetizzatore Moog.
La storia e gli inizi
La vera culla dell’Hip Hop è New York. I primi artisti Rap di questa grande città hanno creato negli anni settanta un sound e una cultura che ha dato voce ai giovani neri delle città d’America. Mentre nella Grande Mela si sviluppava questo nuovo movimento culturale, sulla costa ovest degli Stati Uniti la storia era diversa. A Los Angeles, infatti, la scena musicale e gli artisti dei primi anni ottanta erano lontani dal soundHip Hop.
Il cuore della vita notturna di L.A. erano le feste, tenute solitamente presso piste di pattinaggio o sale da ballo, alle quali era presente un DJ attrezzato con un paio di giradischi e un mixer accompagnato eventualmente da delle band che si esibivano live: si suonava principalmente techno e funk, generi predominanti all’epoca nella zona di Los Angeles. Alcuni gruppi tuttavia, influenzati dal nuovo sound Hip Hop della East Coast, crearono uno stile musicale che fondeva queste influenze con la techno e l’electro funk: uno tra questi, decisivo per il successivo sviluppo del West Coast Rap, fu il “World Class Wreckin’ Cru”, che fece il suo debutto nell’anno 1984. Tra i componenti di spicco del gruppo ci furono Dr. Dre, DJ Yella, e Lonzo Williams. Il loro sound aveva però molto più in comune con la musica di Prince e Funkadelic rispetto a quella dei Run DMC, ad esempio. A dare invece il primo imprinting “gangsta” alla musicalosangelina fu il rapper Ice-T.
Il primo approccio “Gangsta”
Ispirato dallo stile di vita delle gang di strada, il rapperIce-T sentì di dover documentare ciò che vedeva e viveva tutti i giorni. Produsse così nel 1987 il singolo “6 ‘N the Mornin’”, che a livello testuale si presenta come una sorta di “inno di strada”, documentando la quotidianità di gangster e spacciatori dell’epoca. La strumentale del brano è minimalista, lo storytelling è infatti accompagnato da una ritmica semplice e incisiva; una vera e propria novità nel panorama musicale di L.A.
Nonostante con “6 ‘N the Mornin‘” si sancisca solitamente la nascita del Gangsta Rap, Ice-Tafferma che la sua fonte di ispirazione principale per mettere in rima le difficoltà di strada dei quartieri di L.A. fu il brano “Park Side Killers” del rapper di PhiladelphiaSchoolly D, artista che trattava temi come il realismo urbano, la violenza e la spavalderia sessuale. Possiamo considerare dunque Schoolly D come il primo vero gangsta rapper della storia, anche se furono poi gli artisti della West Coast, come appunto Ice-T con il suo singolo, a dare reale importanza a quel sound e a renderlo un genere a sé stante.
Gli N.W.A.
Mano a mano che le strade di L.A. diventavano più pericolose, (a causa anche dell’arrivo del crack) i DJElectro come Dr. Dre, Arabian Prince e DJ Yella reagirono alla nuova realtà, adottando un sound diverso, più lento, più minaccioso e più incentrato sul raccontare una storia e uno stile di vita, nonostante per il momento la musica più gettonata nei locali (e ancora suonata da Dr. Dre stesso) fosse ancora l’Electro. I tre artisti, insieme a Eazy-E, MC Ren e Ice Cube, fondarono, nel 1986, il gruppo Gangsta RapN.W.A., acronimo di niggaz with attitude, all’interno dell’etichetta Ruthless Records, fondata un anno prima da Eazy-E, Dr. Dre e il manager Jerry Heller.
Gli N.W.A. si riveleranno essere uno dei gruppi più influenti della storia del Gangsta Rap, se non dell’intera epoca degli anni novanta. Appartenenti al violentissimo quartiere losangelino di Compton, dal quale provenivano tutti i membri, il gruppo componeva testi spesso apparentemente inneggianti a criminalità, violenza, spaccio di droghe, vita di strada e misoginia, che ben rispecchiavano il clima che si respirava a Compton, ma anche di protesta contro i soprusisubiti dalla popolazione afroamericana da parte della polizia.
Il disco gangsta per eccellenza: “Straight outta Compton”
Il singolo di “svolta” degli N.W.A. è stato “Boyz-n-the hood”, rilasciato nel 1987. Scritto da Ice Cube (quasi come una sorta di continuo di 6 ‘N tha Mornin’ di Ice-T) e cantato da Eazy-E, fu questo brano a dare una direzione artistica definitiva al gruppo. Si tratta anche in questo caso di uno storytelling della giornata tipo di un gangster di Los Angeles, accompagnato da una produzione minimale composta da batteria, sample di synth, hits tipici dell’Hip Hopanni ottanta e scratch sul ritornello.
Ciò che però sarà di fondamentale importanza per la scena musicale di L.A. fu il disco “Straight Outta Compton”, pubblicato l’8 Agosto del 1988. Con questo album, che ebbe un successo incredibile, il Gangsta Rap si fece posto nel mainstream musicale di Los Angeles, spodestando la Techno e la Electro, e inoltre spostò il fulcro della scena Hip Hop sulla West Coast. Nell’album si testimoniava la repressione che si sentiva nelle strade di South Central L.A. e si esportava questa visione ad un pubblico molto più ampio di quello che l’Hip Hop aveva potuto avere fino ad allora. Fu proprio questo il motivo per cui Straight Outta Compton fece tanto scalpore e attirò così tanto l’attenzione dei media: il Gangsta Rap arrivò anche nei quartieri “bianchi”, e moltissimi ragazzini con nessuna affiliazione al ghetto o alla vita di strada cominciarono ad ascoltare il genere ed esserne influenzati, tanto da rendere i gangsta rapper degli eroi della nuova generazione.
Fu un singolo estratto dall’album, in particolare, ad attirare l’attenzione dei media e, addirittura, dell’F.B.I.: Fuck tha Police, nel quale il gruppo si scaglia apertamente contro i soprusi effettuati dalle forze dell’ordine di Los Angeles a danno della popolazione afroamericana. Il culmine dello scandalo legato a questo brano si raggiunse durante un concerto a Detroit, nel 1989, dove la polizia invase il palco per cercare di arrestare i membri della crew, dopo che il divieto imposto loro di cantare Fuck tha Police non fu rispettato.
L’evoluzione verso un nuovo stile
La costa ovest aveva dunque oramai attirato l’attenzione di tutta l’America. Dopo lo scioglimento degli N.W.A. nel 1991, Dr. Dre registrò un album da solista che avrebbe cambiato il futuro dell’Hip Hop e della cultura popolare americana, ovvero The Chronic. Rilasciato il 16 Settembre 1992, l’album richiamava rispetto ai precedenti lavori con gli N.W.A. un clima più spensierato, più simile all’atmosfera delle house party (feste in casa) di L.A., seppur conscio dei tempi pericolosi che correvano e dei vari problemi che affliggevano i quartieripopolari. Le produzioni di Dr. Dre in questo album, di livello elevatissimo e con un utilizzo più massiccio di strumenti a discapito dell’impiego di campionamenti rispetto all’Hip Hop degli anni precedenti e a quello della costa est, presentano un groove e una ritmicaFunky, che contribuirono a spostare nuovamente il West Coast Rap verso un’altra direzione, composta dalle influenze gangsta del Rap e dalla musicaFunky onnipresente a L.A.: il G-Funk.
Questo spostamento di “focus” non fu tuttavia gradito a tutti sulla East Coast, che si vide strappato il suo scettro finora indiscusso sul mondo Hip Hop: in particolare tra la Bad Boy Records, casa discografica guidata da Puff Daddy e comprendente artisti del calibro di Craig Macke The Notorious B.I.G., e la Death Row si creò un acceso clima di tensione e rivalità, per assicurarsi il predominio su un mercato che stava diventando sempre più lucrativo.
Questa contesa per il primato sul mercato musicale fu marchiato dai media come una vera e propria faida, una guerra tra East e West Coast (nonostante in realtà, almeno all’inizio, si trattava poco più che di frecciatine). Questo contribuì ad aumentare ulteriormente l’esposizione del Rap (e in particolare del Gangsta Rap) ad un pubblico ancora più ampio e inoltre creò una sorta di rivalità nei fan dell’una e dell’altra scena, impattando in maniera indelebile la cultura Hip Hop degli anni novanta.
La situazione diventò molto più seria dopo che a Tupac vennero sparati cinque colpi in uno studio di registrazione di New York il 20 Novembre del 1994. Il rapper accusò laBad Boy Records, e in particolare Notorious B.I.G. (fino ad allora suo grande amico), di essere il mandante dell’attentato. Quando nel 1995 Notorious B.I.G. pubblicò il branoWho Shot Ya?, la situazione precipitò. Il brano sembrava infatti essere una sorta di rivendicazione diNotorious B.I.G. per la sparatoria che aveva ferito Tupac nel 1994; Shakur, sicuro della responsabilità della Bad Boy Records, pubblicò nel giugno del 1996 il singolo Hit‘Em Up, ovvero il dissing probabilmente più famoso della storia del Gangsta Rap: costruito su un campionamento del brano Don’t Look Any Further di Dennis Edwards, la traccia prende di mira in maniera pesante, tra minacce di morte e ridicolizzazioni varie,Notorious B.I.G. e Puff Daddy, ma non risparmia neanche gli altri artisti della Bad Boy Records, oltre che altri nomi importanti della East Coast, come i Mobb Deep. Il brano è considerato un vero e proprio classico del Gangsta Rap, seppur fu criticato per l’eccessiva istigazione alla violenza che proponeva, e probabilmente a buona ragione: il 7 Settembre 1996, in seguito all’ulteriore inasprimento della faida, Tupac verrà colpito a morte da diversi spari a Las Vegas. Notorious B.I.G. subirà la stessa sorte pochi mesi dopo, il 9 Marzo del 1997.
Dopo questi due tragici omicidi, le rivalità furono finalmente deposte: le due coste avevano perso i loro esponenti più importanti e grazie all’enorme esposizione mediatica tutto il mondo ormai conosceva il clima di ostilità e le difficoltà che il Gangsta Rap raccontava nei suoi testi.
Ti sarai reso conto che in stanze diverse i suoni si percepiscono in modo diverso, ma nel tuo studio di registrazione in casa non puoi improvvisare, deve essere percepito un certo tipo di suono.
Ciò significa che non basta comprare tutta l’attrezzatura necessaria, come il microfono, le cuffie, i monitor da studio, per allestire il nostro studio di registrazione in casa. Bisogna fare in modo che l’ambiente in cui registreremomusica sia consono e adatto per la registrazione di musica, perchè l’acustica della stanza influisce sulla qualità del suono.
Trattamento acustico
Il trattamento acustico permette di controllare il suono all’interno di una stanza, ha la capacità di controllare i riflessi sonori all’interno della stanza in modo da migliorare la qualità delle registrazioni, trasforma una normale stanza in un ambiente di registrazione adeguato. Ad esempio i pannelli in schiuma sui muri degli studi di registrazione hanno il compito di assorbire i riflessi sonori.
Perchè è cosi importante il trattamento acustico?
Il suono può apparire distorto in uno spazio non trattato, può apparire spento. Perciò, se non viene data la giusta importanza anche al trattamento acustico, si rischia di spendere molti soldi ed energia per niente.
Quando si emette un suono, quando cantiamo, quando suoniamo una chitarra ecc, le onde sonore si muovono dalla sorgente verso l’esterno in ogni direzione. Una parte del suono si muove in linea retta verso il microfono, in questo caso parliamo di suono diretto. Il resto del suono rimbalza nella stanza in modo casuale, molte di quelle onde sonore ritornano inevitabilmente al microfono, in questo caso parliamo di suono riflesso.
A seconda delle dimensioni e della forma della tua stanza e se l’hai trattata acusticamente o meno, il cambiamento del suono può essere drastico.
Per esempio, se cantiamo sotto una doccia o in una cattedrale percepiamo un bel suono, un suono più “sonoro” rispetto ad altre stanze, dove il suono risulta più spento. Questo perché ognuno di questi spazi può avere un’acusticamigliore.
Per fortuna, in ogni stanza, è possibile isolare il suono diretto in modo da avere la registrazione più pulita possibile e creare un ambiente di registrazione e di ascoltogradevole.
Assorbimento e diffusione
Ci sono due approcci al trattamento acustico:
L‘assorbimento si riferisce alla componente del suono che viene assorbita, non esce da nessuna delle direzioni, impedisce che le frequenzeindesiderate si riflettano nell’ambiente di registrazione o di missaggio. Ci sono veri e propri assorbitori acustici che sono realizzati in un materiale che impedisce all’energia sonora di rimbalzare su superfici dure come pareti e soffitti. In questo modo viene migliorata notevolmente la qualità del suono dell’ambiente e delle registrazioni.
Hai presente quei pannelli in schiuma sui muri degli studi di registrazione? Ecco quelli sono degli assorbitori acustici, assorbono tutti i riflessi sonori.
Molti avvertono che il suono esce troppo ovattato, “spento” quando utilizziamo solo l’assorbimento. Ecco che subentra un altro approccio al trattamento acustico, la diffusione. La combinazione dei due fa uscire un suonoperfetto.
La diffusione permette a qualche riflesso sonoro di sopravvivere, funziona disperdendo riflessi problematici in diverse direzioni, per ridurre il loro effetto negativo. I diffusori acustici sono realizzati in materiali rigidi disposti in modelli di altezza, dimensioni o direzione della superficie variabili.
Nella maggior parte dei casi, è necessaria una combinazione di entrambi gli approcci per un efficacetrattamento acustico.
I tre tipi di trattamento acustico
I tre tipi principali di trattamento che forniscono assorbimento e diffusione sono i Bass Traps, i Pannelli Acustici e i Diffusori.
Bass Trap – per il controllo e l’assorbimento delle basse frequenze
Pannelli Acustici – per assorbire le frequenze medio/alte
Diffusori – per disperdere le frequenze rimanenti
Le Bass Trap sono strumenti specializzati nell’assorbimento delle basse frequenze, ma in realtà sono in grado di assorbire anche le frequenze medio/alte. Sono pannelli fonoassorbenti a forma triangolare da posizionare negli angoli della stanza, sono considerati molto importanti nel trattamento acustico, perché migliorano notevolmente l’acustica della stanza, e sono utili soprattutto durante il processo di mixaggio.
Le Bass Trap gestiscono le frequenze più basse e i Pannelli Acustici si occupano del resto.
I pannelli acustici, infatti, aiutano a ridurre le frequenzemedio-alte durante la registrazione e il mixaggio, sono realizzati con una cornice rettangolare riempita con materiale assorbente e appesa alle pareti. Esse eliminano le ondestazionarie presenti tra due pareti contrapposte. Solitamente vengono posizionati sui muri laterali e il soffitto, rispetto alla posizione dove possiamo ascoltare la musica.
I Diffusori Acustici sono una forma di trattamento acustico che disperde i riflessi anziché assorbirli. La diffusione consente di controllare i riflessi della stanza senza eliminarli completamente. I Diffusori sono principalmente per stanze più grandi, è possibile mettere dei Diffusori sulle sezioni superiori delle pareti e sul soffitto.
Pannelli: pannelli fonoassorbenti e pannelli diffusori
Per avere un buon trattamento acustico ci sono diversi pannelli che hanno forme e dimensionidiverse, e sono fatti di materialidiversi che vengono inseriti negli angoli e sulle pareti della stanza. Esistono essenzialmente due tipi di pannelli: i pannelli fonoassorbenti e i pannelli diffusori.
I pannelli fonoassorbenti sono composti da materialifonoassorbenti, tipicamente lana di roccia, lana di vetro o fibra di poliestere. Il loro scopo è assorbire le onde sonore, e fare in modo che esse non si riflettano sul muro e negli angoli della stanza.
I pannelli diffusori invece, vengono utilizzati per esaminare alcune precise frequenze nella stanza, e sono realizzati in materiali rigidi come plastica e legno.
La Stanza Dei Fantasmi presenta il nuovo Singolo di ROW prodotto da Lo Spettro DJ
“V.S.P.”
“V.S.P di ROW vuole esprimere e descrivere attraverso i testi e la musicalità la sua personale introspezione quotidiana.”
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Singolo disponibile su Spotify / Apple Music / Amazon Music dal 7 Aprile 2023.
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Pensato e scritto da ROW, registrato | mixato | masterizzato da Lo Spettro, presso La Stanza Dei Fantasmi, a Milano.
ROW
Al secolo Rosario Vona, negli anni si è fatto strada nel panorama musicale Rap calabrese con l’appellativo di ROW.
Classe 2000. I primi passi nel mondo Hip-Hop li muove grazie ai graffiti, che lo avvicinano in un contesto fino ad allora sconosciuto. Conosce il Rap grazie all’ascolto dei grandi classici.
ROW scrive i primi brani che resteranno inediti fino al 2015, anno della sua prima pubblicazione.
Inizia a scoprire la passione da DJ all’età di 13 anni, cresciuto tra giradischi “a cinghia” e “Vinili” Disco/Funk anni ‘80 del padre. Dai 17 anni nei locali e nei centri sociali della sua Città, Cosenza, diventa pian piano il punto di riferimento della nuova scena Hip-Hop, in tutta la Calabria, con la crew “Scratch Your Mind”. Nel 2014 fonda un’etichetta discografica indipendente “La Stanza Dei Fantasmi”, con uno studio di registrazione che ha ospitato il gotha della musica calabrese.
Il 12 Gennaio 2023Reakwon ha compiuto 53 anni. Pilastro del Gangsta Rap con un impressionantescrittura di strada.
Parte del WuTang Clan, lo Chef ha fatto la storia sia come parte del gruppo come conferma la sua leggendaria strofa in “C.R.E.A.M.“, sia da solista come certificato dal suo grande classico “Only Built 4 Cuban Linx“.
Dal 1992Reakwon è tra i migliori e i più credibili nel parlare di criminalità, quartiere e soldi, facendolo con una tecnicaeccezionale, flowspietati, attitudinehardcore e ambientazionecinematografica. Reakwon è stato tra i pionieri del “Mafioso-Rap” e una bandiera dell’East Coast, ispirando prima rapper come Jay Z, Nas e i Mobb Deep e continua ancora a far vivere l’underground con rapper come Freddie Gibbs e il collettivo Griselda.
NEW YORK, NEW YORK – MARCH 20: Raekwon (L) and Ghostface Killah perform during Raekwon x Ghostface Killah “VERZUZ” on March 20, 2021 in New York City. (Photo by Johnny Nunez/WireImage)
Pure in Italia molti rapper famosi si sono ispirati a Reakwone al WuTang Clan come Salmo, Guè, Jake La Furia e Noyz Narcos, che ci ha collaborato nel suo ultimo album. Lo Chef si è fatto apprezzare anche come uno degli artisti più efficaci nei featuring, come dimostrato da brani come “Gorgeous” di Kanye West, “Eye for a Eye” dei Mobb Deep e decine di altri esempi.
L’Hip Hop è nato nel quartiere del Bronx a New York50 anni fa e da un movimento di persone ignoranti e snobbate dal punto di vista creativo è diventato un fenomenocommerciale e sociale che ha portato a una rivoluzione nel mondo della musica, della danza, dell’abbigliamento e del design.
Un traguardo significativo i cui sviluppi nel corso di cinque decadi vengono esplorati attraverso oltre 200 fotografie in mostra da Fotografiska su Park Avenue. ‘Hip Hop: Conscious, Unconscious‘ (fino al 21 Maggio 2023), in collaborazione con la rivista Mass Appeal, e curata da Sacha Jenkins e SallyBerman, rispettivamente responsabile creativo e ex direttrice della fotografia della rivista, cattura tutti i momenti che hanno segnato la storia dell’Hip Hop, dalle sessioni improvvisate nel Bronx fino ad un’industria multimiliardaria, oltre a tracciare il ruolo che la fotografia ha avuto nel dominio mondiale da parte del genere musicale.
“I fotografi – ha spiegato Jenkins – erano, per così dire, le ostetriche che hanno aiutato (metafora per far nascere) sia coloro che ne erano parte sia quelli al di fuori a capirne il valore”. Gli scatti fotografici, tra gli altri, riportano indietro nel tempo, a quando negli anni ’70, in una New York in cui la criminalità proliferava e il denaro non era mai abbastanza, la creatività era tuttavia ai massimi e la gioventù, nel tentativo di essere qualcuno e di emergere da quartieri considerasti di serie B, cominciò a fare comunella nei parchi e a danzare e a registrare come se si trovare in uno studio vero e proprio.
La nascita ufficiale dell’Hip Hop viene fatta risalire all’Agosto del 1973 quando un’adolescente di origini giamaicane, di nome Cindy Campbell, chiese al fratello più grande di fare da DJ ad una festa di quartiere per raccogliere soldi per dei vestiti. La ragazza cominciò a distribuire volantini ed ad invitare persone nella sala ricreativa di un condominio nel West Bronx per vedere l’esibizione del fratello noto con il nome DJ Kool Herc, il quale mixava abilmente dischi reggae a quelli funk, rock e disco.
Nasce come una forma di espressione per i giovani afroamericani e latini che vivonono in condizioni di povertà e degrado sociale. La musica rap, che rappresenta il pilastro dell’Hip Hop, è caratterizzata da testi parlati o cantati su una base ritmica, spesso accompagnati da campionamenti di musica funk, soul e jazz. Il testo rappresenta una forma di denuncia sociale, attraverso la quale gli artisti descrivono la realtà dei quartieri difficili, lottando contro il razzismo, la violenza e l’ingiustizia sociale.
Ma l’Hip Hop non è solo musica, è una cultura a 360 gradi che comprende vari elementi, come la breakdance, il writing (o graffitismo), il beatboxing e la culturafashion. La breakdance è un tipo di danza acrobatica che incorpora elementi di ginnastica e arti marziali, mentre il writing o graffitismo è l’arte di creare disegni murali su muri e superfici pubbliche. Il beatboxing è un’abilità vocale che prevede l’utilizzo della voce come strumento portato musicale, mentre la culturafashion ha alla nascita di uno stile unico e inconfondibile, che ha influenzato l’abbigliamento di intere generazioni.
L’Hip Hop è diventato un fenomeno globale, che ha conquistato il mondo intero, diffondendo la sua musica e la sua cultura in ogni angolo del pianeta. Artisti come Tupac Shakur, Notorious BIG, Jay-Z, Eminem e Drake hanno raggiunto un successo planetario, diventando icone della cultura Hip Hop e influenzando intere generazioni di artisti.
Ma l’Hip Hop non è solo una forma di intrattenimento, è anche una forma di impegno sociale e politico. Molti artisti Hip Hop si sono impegnati in battaglie per i diritti civili e umani, denunciando le ingiustizie sociali e le violazioni dei diritti umani.
L’energia degli anni ’70, che ha dato vita al fenomeno, è dinamicamente catturata attraverso reportage fotografici di quel periodo, prima che l’Hip Hop prendesse coscienza di se stesso (da qui Unconscious nel titolo). Negli anni ’80 e ’90 c’è il passaggio alla produzione di album, di conseguenza arrivano i soldi, si crea una moda e soprattutto si crea fiducia in quella cultura. Quella consapevolizza viene rivelata attraverso scatti più recenti (quindi Conscious).
La mostra non manca di evidenziare il valore che le donne hanno dato alla cultura dell’Hip Hop. Tra gli scatti più significativi un ritratto regale di Queen Latifah, i cui inni femministi ‘Ladies First‘ e ‘U.N.I.T.Y.‘ hanno denunciato l’aumento dell’aggressività e della misoginia nei testi dell’Hip Hop agli inizi degli anni ’90.
In conclusione, l’Hip Hop è una cultura che ha cambiato il mondo, portando la voce di una generazione di giovani emarginati e lottando contro l’ingiustizia sociale. La sua musica e la sua cultura hanno influenzato la moda, l’arte, la danza e la società nel suo insieme, diventando una vera e propria forma di espressione artistica e culturale.
Il 7 Marzo 2014, dunque 9 anni fa, Vacca pubblicò sul suo canale YouTube “Il Diavolo Non Esiste“, dando il via ufficialmente al dissing più epico del Rap Italiano, quello proprio tra lo stesso Vacca e Fabri Fibra.
I dissapori tra i due, che in precedenza erano amici a tal punto che Vacca seguì metà del Tour di Tradimento di Fibra, sono iniziati in alcune interviste. Fibra aveva pure lanciato delle frecciatine a Vaccain “Zombie“, a cui il sardo rispose con la vera prima diss-track, appunto “Il Diavolo Non Esiste“. Fibra rispose due settimane più tardi con “Niente di Personale“
In questo dissing entrambi hanno dato il meglio, creando uno dei momenti più epici del rap italiano, in cui tutta l’attenzione era concentrata sulla qualità delle barre e punchline cattive che trasudano Hip Hop ancora oggi.
Diteci cosa ne pensate e chi, secondo voi, ha vinto la sfida.
Stai cercando un microfono per registrare la tua voce?
Devi sapere che ci sono tanti tipi di microfoni: quelli dinamici, a condensatore, a nastro.
Quelli indirizzati per la registrazione sono i microfoni a condensatore. Hanno un costo più elevato, rispetto ad altri microfoni, ma offrono risultati sonori eccellenti.
Prima di farti una lista dei migliorimicrofoni a condensatore per la registrazione vocale, vediamo qualche nozione utile.
Caratteristiche dei microfoni a condensatore
I microfoni a condensatore sono i tipici “microfoni da studio” adatti per la registrazione, grazie al loro tocco più sensibile e dettagliato.
In particolare, sono utilizzati negli studi di registrazione per la registrazionein studio delle voci e degli strumenti come la chitarra, il pianoforte, strumenti a fiato ed archi. Sono ottimi per la registrazione in studio perchè riescono a catturare ogni dettaglio.
I microfoni a condensatore sono molto utilizzati negli Studi di Registrazione, Doppiaggio, Studi Televisivi e Radio.
Per utilizzare questo tipo di microfoni abbiamo bisogno di un preamplificatore e di una scheda audio, in quanto devono essere alimentati con la corrente “phantom” a 48 volt.
Captano ogni suono e dettaglio
Permettono di avere una maggiore qualità della registrazione e dell’audio. Ma sono molto sensibili, il che vuol dire che captano ogni tipo di suono e riescono a sentire meglio sia in termini di dinamica (quando il suono è più forte o più debole), che di frequenza. Di conseguenza, bisogna stare attenti ai rumori circostanti, ai fattori esterni e ambientali. Per limitare i rumori di sottofondo, i microfoni a condensatore vanno sempre montati su appositi supporti ammortizzati e riparati da filtri antivento, in caso di riprese in esterni o filtri anti-pop, per le riprese vocali.
Sono la scelta giusta per la ripresa in studio di voci e strumenti acustici (es. chitarra acustica e altri strumenti a corda), piatti e altre parti della batteria.
Alta qualità
Forniscono un’alta qualità del suono e, di conseguenza, le registrazioni del suono sono perfette. E questo è un grande vantaggio.
Sensibilità
Sono molto sensibili, un urto potrebbe essere fatale, quindi bisogna fare attenzione a non danneggiarli.
Prezzo
Se parliamo di microfoni a condensatori, quelli economici, si aggirano dai 50 ai 150 euro. Mentre quelli professionali arrivano anche a prezzi decisamente più alti, come 2000 o 3000 euro.
I migliori microfoni professionali per la registrazione vocale
1) Rode Microphones – NT1A
L’NT1-A è straordinario, un microfono progettato e costruito da RØDE a Sydney, in Australia, con una qualità sonora testimoniata da infinite registrazioni. Un suono semplicemente fantastico. Voi non comprate solamente il microfono, ma anche una serie di accessori indispensabili, nella stessa confezione.
2) Marantz Professional MPM-1000
È un microfono a condensatore a diaframma largo. Offre ottime prestazioni audio da studio, ottimo per la registrazione vocale, in ambito podcast ecc.
3) Sdotack AU-ST800
È un microfono a condensatore dall’eccellente qualità del suono. Ottimo rapporto qualità-prezzo.
4) Tonor TC-2030
Kit che comprende microfono a condensatoreUSBprofessionale, braccio della barra esteso, supporto per shock a ragno, morsetto da tavolo, filtroanti-pop, coperchio per microfono, cavi, cavo USB e manuale.
5) Akg P120
Questo microfono a condensatore offre un suono chiaro con dettagli sonori precisi per la voce, la registrazione vocale e strumentale nei project studio e home recording.
6) Samson METEOR MIC
È un microfono a condensatore da studio USB portatile per registrare direttamente sul tuo computer da portare ovunque, in grado di produrre registrazioni audio ricche per qualsiasi applicazione. Perfetto per il tuo home studio, Meteor Mic è ideale anche per registrazione musicale, podcast, Skype o streaming.
7) Blue Microphones Yeti Professional
È un microfono a condensatore USB professionale multi-pattern per la registrazione. Le quattro diverse impostazioni di pattern offrono un’incredibile flessibilità in modo da poter registrare la voce per musica, podcast, streaming di Twitch, video di YouTube.
8) Rode NT-USB
È un microfono a condensatore molto flessibile, ideale per registrare performaces musicali e vocali ma anche parlato per podcasting o doppiaggio. Offre un alta qualità con la comodità del connettore USB.
9) Samson G-TRACK PRO
È un Microfono a Condensatore USB professionale con interfaccia audio, con ingresso strumento e mixer per registrare due canali audio indipendenti contemporaneamente. Con la possibilità di catturare l’audio a 24 bit / 96 kHz, le registrazioni forniranno risultati estremamente dettagliati e ad alta risoluzione. È un microfono adatto per registrazioni musicali in Home studio, e Podcast.
10) AKG C214
È un microfono a condensatore, ottimo per la registrazione in studio. È a diaframma largo ed è stato progettato come una conveniente alternativa alla famiglia C414 di fascia alta.
11) Rode Broadcaster
Un microfono a condensatore professionale, di alta qualità. Oltre a garantire una sonorità calda e pastosa sulla voce, ampia gamma dinamica ed estesa risposta in frequenza, è caratterizzato da alcuni accorgimenti molto utili nell’utilizzo broadcast come LED indicatore di trasmissione, capsula su supporto antivibrazioni e filtro antipop interno.
R. Kelly nasce a Chicago nel 1967 da una famiglia poco agiata, ed è un bambino introverso, concentrato sulla musica che impara da autodidatta. Ha difficoltà di apprendimento ed è vittima di bullismo. Viene molestato da una familiare dai 7 ai 13 anni e, secondo lo stesso Kelly, questo ha risvegliato i suoi ormoni molto prima del dovuto.
Space Jam
Negli anni ’90 diventa famoso, non solo come cantante – è suo il successo “I Believe I Can Fly“ che è la colonna sonora di Space Jam – ma anche come produttore e songwriter. Scrive anche “You Are Not Alone” per Michael Jackson ed è stato il talent scout di Aaliyah, conosciuta quando lei aveva 12 anni e lui 25.
You Are Not Alone
Non è un caso se l’album di debutto di Aaliyah, cantante dal talento sconfinato morta prematuramente a 22 anni, viene scritto da R. Kelly e si intitola “Age Ain’t Nothing but a Number“.
Age Ain’t Nothing but a Number
Vincitore di Grammy, affascinante, ricco e famoso, predatore, manipolatore, sicuramente dotato di fiuto per gli affari e sensibilità artistica, ha venduto oltre 75 milioni di dischi in tutto il mondo, risultando l’artista di R&B maschile di maggior successo degli anni ’90 ed uno degli artisti musicali più venduti al mondo. Nonostante la grande fama, la vita di questo artista resta comunque avvolta da un alone di mistero per i tanti enigmi ancora sconosciuti.
L’ex star, e stato riconosciuto colpevole dopo essere stato dipinto dall’accusa come uno stupratore seriale in grado di mantenere il controllo sulle sue vittime con qualsiasi inganno. Gli avvocati di Kelly, avevano cercato di ottenere la pena più mite invocando gli abusi che lo stesso cantante avrebbe subito anche in famiglia durante l’infanzia, ma senza avere nessun riscontro positivo.
Durante il processo, sono state presentate centinaia di prove scritte, videoregistrate e audioregistrate degli abusi a cui l’imputato, con l’aiuto dei suoi dipendenti e collaboratori, umiliava e manipolava le sue vittime.
“Kelly adescava minori con i suoi soldi e la sua fama”, riferisce una delle vittime identificata solo col nome di Angela, che prosegue sostenendo: “Con ogni vittima diventavi più malvagio“, ha attaccato la donna fissando il cantante negli occhi per tutta la sua incredibile testimonianza. “Usavi fama e potere per allevare ragazze e ragazzi minorenni e asservirli alla tua gratificazione sessuale“.
Attraverso il movimento #MeToo, diverse donne hanno trovato il coraggio di parlare e raccontare ciò che in molti già sapevano ma che avevano fatto finta di non vedere. Questo segreto era rimasto nascosto per anni grazie al fatto che il cantante godeva di una buona fama: questa persona è stato in grado di rovinare la vita a decine di donne e nel fare questo ha avuto totale “carta bianca“.
Il cantante è stato condannato da una giuria di New York a 30 anni, per aver adescato donne e bambini e per essere stato a capo di una rete criminale a Chicago che reclutava donne sottoponendole ad abusi sessuali e psicologici.
Il risultato positivo di questa battaglia legale è stato possibile anche grazie al documentario: “R. Kelly: vittime di una popstar” che riesce a dare voce a chi per anni è stato messo a tacere, dando un volto, un nome, delle emozioni a donne che hanno dovuto subire violenze fisiche e psicologiche fin dalla primissima adolescenza. R. Kelly non era solo un uomo adulto, ma era anche ricco, potente e violento. Questo fattore risulta essere essenziale, in quanto spiega il motivo per cui l’artista sia riuscito per diversi anni a farla franca.
Durante il processo il cantante ha dovuto ascoltare le testimonianze di sette donne, molte delle quali in lacrime, che hanno ricordato la sofferenza e le conseguenze degli abusi a cui erano state sottoposte.
Una delle vittime ha dichiarato: “Ci riprendiamo i nostri nomi: Non siamo più le prede che eravamo una volta”.
Le azioni e la condotta del cantante sono state deplorevoli anche per le abilità manipolative e coercitive utilizzate nei momenti cruciali che hanno caratterizzato i reati commessi.
La condanna di Kelly è considerata una pietra miliare per il movimento #MeToo in quanto è stato il primo grande processo per abusi sessuali in cui la maggior parte delle accusatrici e vittime erano donne afroamericane. Inoltre delle nefandezze di Kelly si era speculato per anni, ma nessuno era mai stato in grado di inchiodarlo.