E’ il 13 Gennaio 1969
e dagli altoparlanti delle radio americane e britanniche,
comincia ad essere gettonato “The son of a Preacher Man”.
Alla voce c’è Dusty Springfield e il brano,
singolo estratto dall’albumDusty in Menphys
edito per Atlantic Records che in quegli anni è una delle label di riferimento
per il Soul e R&B nel circuito americano.

Il brano, non fa grandissimi numeri,
ma il tempo gli concederà la giusta considerazione in più modi:
attualmente “The son of a Preacher Man
occupa la posizione numero 77 della lista dei migliori 100 singoli degli ultimi 25 anni,
stilata nel 1987 da Rolling Stone.
Nel 2004 è stata classificata alla posizione 240
della lista delle 500 migliori canzoni della storia,
sempre stilata da Rolling Stone
e, nel 1994, si guadagna un posto d’onore a corte di sua maestà Quentin Tarantino
che la inserisce nella sound track della sua seconda opera maxima Pulp Fiction”.

Non finisce qui: è il 20 Luglio 1993 quando un gruppo di rapper di Los Angeles,
i “Cypress Hill” escono con il loro secondo album Black Sunday
edito Ruffhouse in collaborazione con Columbia Records,
andando a caccia di conferme dopo il successo del primo album
l’omonimoCypress Hill” uscito due anni prima.
L’album inneggia a pieni polmoni” alla marjiuana ed ai suoi effetti benefici.

La traccia numero 10, in particolar modo,
è un omaggio a quella che diventerà la cifra distintiva della band:
il leader B-Real, infatti, a metà concerto si ferma
e fa un profondo tiro da un bong di dimensioni gigantesche
per poi sbuffare una nube di fumo denso verso il pubblico che,
inutile dirlo, esplode per aria ancora oggi, dopo 35 anni.

Il titolo della traccia è ovviamente “Hits from the bong
e la base, che è un piccolo capolavoro,
viene retta da un campione preso proprio dall’intro
di “The son of the preacher man”.
Ancora una volta, grazie al campionatore,
un brano Soul che parla dei baci rubati dal cugino Billy-Ray
(figlio del predicatore e visto quello che fa anche un pò figlio di putt****)
alla cugina nel giardino dietro casa mentre il padre predica,
diventa una street song che non può assolutamente mancare tra i vostri ascolti.

  • Dusty Springfield – Son of a Preacher Man
  • Cypress Hill – Hits from the Bong




(Kappa)

Se ci fermiamo, anche solo un attimo, a guardare indietro,
vengono i brividi al solo pensiero di quanti anni sono passati
dalla prima volta in cui abbiamo messo piede in uno studio di registrazione
e abbiamo avuto l’occasione di mettere le mani su un campionatore AKAI.

Al tempo un campione lo dovevi “tagliare” su un display monocromatico,
grande quanto un francobollo,
potevi “salvare” un numero limitato di campioni
e un campionatore aveva il costo pari a quello di un rene,
sul mercato nero degli organi.

Tutto questo non ha però impedito a questa tecnologia di prendere piede
fin dalla metà degli anni 80, soprattutto nella cultura Hip Hop
che ha fatto del campionamento una cifra distintiva,
pescando a mani piene nella musica Soul e R’n’B anni 60/70/80.

Oggi parliamo dei “The Delfonics“, un gruppo pioniere del “Philadelphia Soul
formatosi nel 1967 e ancora in attività nonostante un primo scioglimento nel 1975.
Tra le hit di questo gruppo spiccaReady or Not Here I Come (Can’t Hide from Love)“:
ascoltando l’intro della durata di due battute,
riconoscerete sicuramente la hit di sua maestà TimbalandSock it 2 Me“,
prodotta per la al tempo “esordienteMissy “Misdemeanor” Elliot
ed uscita sul mercato il 21 Ottobre 1997 per Elektra Records.

Proseguendo nell’ascolto, scoprirete che questo smielato brano d’amore,
uscito il 22 Ottobre del 1968 per Philly Groove Records,
non ha ispirato solo Timbaland:
è il 2 Settembre 1996 infatti, quando grazie alla Ruffhouse Records,
esce il brano di esordio dei FugeesReady or Not” che,
grazie ad un testo rivisitato in chiave street,
ed all’intro di “Boadicea”, brano scritto e interpretato dalla “fata celtica” Enya,
uscito il 2 Novembre del 97 per Warner Music UK,
preso in prestito per la creazione del beat,
riescono a regalarci una nuova versione più aggressiva di questo classico del Soul.

  • The DelfonicsReady or Not Here I Come (Can’t Hide from Love)
  • Enya – Boadicea (2009 Remaster)
  • Missy ElliottSock it 2 Me (feat. Da Brat)
  • FugeesReady or Not




(Kappa)