Kurt Cobain: Rise and Descent of an Artist

Il 20/02/1967 nasce Kurt Donald Cobain
da Donald Cobain (meccanico) e sua madre Wendy (casalinga).
Vivono ad Aberdeen nello stato di Washington.
Città grigia, piovosa da dove nulla arriva e nulla esce.
La percentuale di suicidio è la più alta della nazione, l’alcolismo dilaga
ed il crack distrugge le giovani menti riversate nelle strade della città.


Già a due anni inizia ad avere interesse per la musica e suona la chitarra.
Prende lezioni di batteria a tre anni e non imparava a leggere la musica,
guardava quello che faceva un suo compagno e lo imitava.
Questo denota in lui già delle doti particolari.
Passò diversi periodi prima con un genitore e poi con un’altro,
in quanto il padre diventò violento, ed iniziò a picchiarlo,
obbligandolo a degli allenamenti di lotta,
ma Kurt odiava gli atteggiamenti violenti
e rimaneva immobile fino a quando non veniva atterrato.
Il padre portava anche a caccia Kurt che però si rifiutava di sparare
e restava nel furgone ad ascoltare i dischi dei Black Sabbath e dei Kiss.

Al suo 14° compleanno, Kurt doveva scegliere tra una bici ed una chitarra.
Scelse la seconda, e dopo aver imparato Back In Black degli AC/DC
iniziò a scrivere sue canzoni.
Iniziò a leggere le imprese dei Sex Pistols su una rivista,
ma dato che il negozio dei dischi di Aberdeen non aveva nulla del genere
si fece un’idea tutta sua della musica punk,
infatti rimase deluso quando ascoltò i dischi punk (Sex Pistols, Clash)
e pur rimanendo attratto dallo stile “estetico” del punk
non comprò più nulla del genere.
Tentò invece di creare un suo stile per mettere in musica
quello che realmente il punk esprimeva esteticamente,
alzava al massimo il suo piccolo amplificatore
e suonava nel modo più cattivo possibile.
Già lo vedeva come un lavoro, come una missione,
ci credeva veramente, giorno dopo giorno sempre di più.

È il 1987 l’anno della nascita dei Nirvana, fondati da Cobain e Krist Novoselic.
Alla batteria si susseguono Chad Channing e Butch Vig,
ma la formazione definitiva arriva nel 1990 con Dave Grohl.

Nel 1989 a Seattle, una delle scene musicali più vivaci dell’epoca,
i Nirvana registrano e pubblicano l’album Bleach
con l’etichetta indipendente Sub Pop Records e raggiungono il successo,
mentre inaugurano la loro “tradizione”:
finire i concerti distruggendo gli strumenti per terra o contro gli amplificatori.
La personalità dell’artista si è sviluppata progressivamente
in base alle esperienze vissute durante l’età adolescenziale
e quelle vissute postume con il gruppo dei Nirvana
che hanno caratterizzato anche la scrittura e la musica di Kurt Kobain.
La varie vicissitudini che hanno accompagnato la vita privata del cantante
sono state la vera dose letale che ha posto fine alla vita di questo grande artista.
L’8 Aprile 1994 viene ritrovato il suo cadavere
nella lussuosa residenza al 171 del Lake Washington Boulevard.
Un caso archiviato come suicidio dagli inquirenti.

Ma restano ancora dopo tanti anni dubbi sulla vicenda che non sono mai stati chiariti.
A partire dal ruolo della moglie,
la star del rock in rosa Courtney Love,
il giallo della morte di Kurt Cobain, quel fucile senza impronte
e un testamento scomodo risuonano ancora nella memoria collettiva
che riguarda quel tragico evento.

Il decesso, accertò l’autopsia, era avvenuto tre giorni prima, il 5 Aprile 1994.
Stando ai rapporti della polizia, il cantante si era suicidato sparandosi in bocca
con un fucile Remington calibro 20, aveva ingerito Valium in dosi non terapeutiche
e si era iniettato eroina sufficiente per una tripla overdose.
Eppure, la “Crime scene” non ha mai convinto i complottisti.
Il fucile era poggiato sul braccio sinistro, senza impronte,
ed in una collocazione innaturale per una persona
che si sia fatta appena saltare la testa.
Anche la lettera d’addio non convince, divisa in due parti.
Nella prima, Cobain scrive in modo coerente.
Si rivolge all’amico immaginarioBoddah”,
confidandogli la sua crisi di artista rock pressato dal successo,
nella seconda metà della lettera, invece,
la scrittura si fa frenetica, confusa:
Kurt scrive alla moglie Courtney Love e chiede protezione per la figlia Frances Bean.

Courtney decide di sua iniziativa di assoldare un detective, Tom Grant,
per fare chiarezza sulla vicenda.
Lei inizialmente è al di sopra di ogni sospetto per l’opinione pubblica.
Ma Grant scopre che Kurt aveva stilato un testamento che escludeva la moglie,
da cui intendeva divorziare, dall’asse ereditario.
E qualcuno nota anche strane somiglianze tra la calligrafia della donna
e quella delle frasi finali della lettera d’addio.
Sono ancora tanti gli interrogativi aperti
su questo episodio fondamentale della vita di Kobain.

Negli anni sono state espresse diverse teorie che spostavano l’attenzione dal suicidio
e ponevano invece i riflettori sull’omicidio.
Resta in ogni caso difficile confutare la “convinzione generale
che riconosce il gesto dell’ artista come suicidio,
questo anche perché il cantante, precedentemente,
aveva tentato più volte tale gesto riuscendo comunque ad uscirne illeso.
In realtà questa posizione è piuttosto comoda da sostenere
in quanto la vita dell’artista era sostanzialmente problematica
e di conseguenza dava diversi spunti all’opinione pubblica
per rafforzare la tesi del suicidio.

Difficile riuscire a stabilire una verità
anche perché le teorie “complottiste” non trovano riscontri tangibili.
Questo caso resta avvolto nel mistero,
come tanti altri avvenimenti che hanno comportato la morte di artisti famosi.


A prescindere da come sia morto questo grande Artista
ha lasciato a tutti noi un qualcosa
che rimane indelebile e che sarà sempre viva:
la sua musica.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...