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Il Rap è Poesia ?

I testi delle canzoni Rap spesso sono considerabili tutt’altro che poetici,
proprio per la crudezza delle espressioni usate.
A livello contenutistico, il Rap in realtà non è poi tanto differente dalla poesia,
specie nei casi in cui il rapper fa chiaro riferimento alla letteratura.
Questo è il caso, per citarne alcuni,
di Murubutu, Claver Gold, Caparezza e Braka
divenuti fenomeni cult su YouTube.

Il Rap è un genere musicale basato sulla caduta prosodica delle parole,
che deve unirsi perfettamente con le percussioni della base musicale, il beat.
Gli accenti delle parole che compongono il verso, detto barra,
devono assecondare il ritmo dato da cassa e rullante, un ritmo fissato sui 4/4.
Particolarmente importante è che l’accento principale
della parola-rima cada esattamente sul rullante.
Nel Rap sono presenti le metafore, le similitudini e i paragoni
che vengono definiti “Punchline” e che dimostrano il valore tecnico di un rapper.
Spesso gli artisti scrivono canzoni senza un significato importante,
per dare spazio ai tecnicismi, ai giochi di parole
e per dimostrare le loro capacità agli altri artisti.

Questo però è solo un aspetto del Rap,
in quanto molti rapper sono capaci di esprimere contenuti
attraverso una forma decisamente poetica.
Il lavoro che intraprendono i rapper esprime il loro dissidio verso lo stato,
le ingiustizie sociali e la stato utilizzando un linguaggio semplice
in modo che venga compreso da un pubblico più ampio possibile,
ma nello stesso tempo i dissidi si possono verificare tranquillamente
tra gli stessi rapper.

Caratteristica fondamentale di questo genere è il continuo confrontarsi
con gli altri per vedere chi sia il più abile
e questo fenomeno si riscontra nei testi quando l’artista loda le proprie capacità.
Quindi i testi hanno un importanza fondamentale perche più sono profondi
e più riescono a colpire l’immaginario collettivo,
questa peculiarità può essere espressa attraverso la cosiddetta “autocelebrazione
oppure può manifestarsi attraverso testi più impegnati
che racchiudono in sé delle connotazioni poetiche.

Questo carattere provocatorio del Rap spesso sfocia in vere e proprie “sfide
a suon di strofe contro un contendente.
Queste situazioni sono paragonabili alla tensione tra Dante e Forese Donati
in cui si criticavano l’un l’altro per mezzo di poesie.
Nel Rap offendere esplicitamente un altro rapper è chiamato dissing.
La componente musicale è fondamentale nel Rap, ma è assente nella poesia.
Essa può essere accompagnata dalla musica, ma il testo poetico,
a differenza di quello Rap, sussiste autonomamente, anche senza base musicale.
Per quanto la poesia fosse inizialmente accompagnata dalla lira o dalla cetra,
la scrittura in versi si è poi ridotta nel tempo a genere non musicato.
Del resto, in questa accezione, la intendiamo noi oggi.
Pur riconoscendo la grande letterarietà dei testi di De Andrè, ad esempio,
non chiamiamo essi poesia, perché sono nati e si sono sviluppati
in accordo alla musica.

Sia i rapper che i poeti hanno di continuo trattato gli argomenti
sul carattere umano e sui propri sentimenti,
si può dunque affermare che entrambi utilizzano
modi e linguaggi differenti tra di loro, ma hanno i medesimi obbiettivi:
esprimere i sentimenti dell’animo umano e dare voce a chi non ne ha abbastanza.
Il Rap ha proposto un nuovo modo di intendere la metrica,
un modo che rimanda ad una dimensione performativa
ed orale della scrittura in versi.
Piuttosto che sostenere il ricambio generazionale tra poeti e rapper
sarebbe opportuno integrare le formule metriche del Rap nella poesia.

(IMDL)

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