Non tutti sanno che… “Wyclef Jean vs la Guajira Guantanamera”

Buon Lunedì aficionados del “non tutti sanno che” settimanale!
Ci siamo resi conto che, fino ad ora,
non abbiamo ancora affrontato un argomento a nostro avviso spinoso
dell’universo musicale: le cover.
“Spinoso” perché se il rischio legato al campionamento
è quello di essere “bollati” come dei “copioni”,
con la cover l’illazione più probabile che riceveremo sarà
“Ecco lo vedi?
Io lo ho sempre detto che quello è un coglione…
Ha già finito le idee ed è già ridotto ad usare quelle altrui…
E poi nemmeno ci guadagna lo scemo!”
Posto che una parola cattiva per Noi,
gli haters l’avranno sempre e quindi “Who Care?”
lo riteniamo spinoso perché il rischio reale
è quello di fare una fotocopia in bianco e nero di una pagina a colori,
dando così una punta di soddisfazione agli haters.
Crediamo che il gioco valga la candela quando,
scelto il brano amato da risuonare,
l’artista abbia la capacità dare una sua visione personale…
Vogliamo dire: accendo la radio, sento il brano e dico
“cazzo, è quel brano lì… però si sente subito che c’è lo zampino di quell’artista lì…”

Non avete capito niente di quello che stiamo dicendo?
E allora facciamo come al solito: lasciamo parlare la musica.
Siamo sicuri che almeno una volta nella vita
tutti Voi avete sentito in una delle migliaia di versioni
proposte nel tempo della canzone “Guantanamera”.

Prima di tutto un pò di storia:
le origini della canzone affondano le radici
nella cultura popolare cubana del XIX secolo,
il tema originale è un “bolero”.
Il ritornello è una serenata per una contadina cubana
(guajira = contadina, guantanamera = abitante di Guantanamo),
il contesto storico è quello delle lotte per l’indipendenza
di un popolo oppresso per centinaia di anni fino ai giorni nostri
prima degli spagnoli poi degli americani,
tanto da diventare uno degli inni della rivoluzione socialista di Fidel Castro.

Insomma capite che fare una cover di un brano come questo,
può essere l’equivalente di giocare
con i raudi seduti sopra un barile di polvere da sparo
anche perché il brano è tra i primi cinque brani più coverati
in tutta la Via Lattea
(probabilmente c’è anche una cover aliena).

Nonostante tutto questo, un grandissimo rapper,
che nei suoi brani da solista e nei brani del suo gruppo
si è sempre dimostrato sensibile al problema di Guantanamo
(dove gli americani hanno impiantato una base
e uno dei carceri più duri e discussi di tutti i tempi)
ha avuto il coraggio di affrontare questo mostro
ed a nostro avviso è riuscito a domarlo e visto che ho ormai usato fin troppe parole,
andate ad ascoltare queste due versioni:
la prima nella sua veste classica cantata da una band di musica popolare
e nella versione proposta il 24 Giugno 1997 da Wyclef Jean dei Fugees.
Buon ascolto!