Il Rapper parla alle nuove generazioni con un linguaggio crudo, semplice e immediato. Il Rap ha avuto un forte impatto sulle nuove generazioni che sentono e hanno voglia di esprimere un disagio interiore e sociale e questo genere è un ottimo mezzo per comunicare e urlare quello che non ci piace nella società.
La maggior parte dei Rapper sono persone che hanno vissuto un percorso difficile ed hanno trovato nella musica uno strumento efficace per sfogarsi, per superare i loro problemi, per esprimere i loro disagi.
July 1993
Non solo, riescono anche a leggere la società con tutte le sue contraddizioni. I loro testi, le loro parole non hanno mezze misure. Loro non vogliono essere poetici, ma vogliono lanciare messaggi, in cui credono veramente, in modo semplice e immediato, anche se molto spesso crudo. Spesso dietro la loro immagine da arroganti e il loro stile sportivo o trasandato si nasconde una grande sensibilità nel capire i disagi delle persone.
Di seguito una lista di libri sui Rapper che hanno saputo distinguersi e ritagliarsi un posto nel mondo della musica.
1) Dietrologia. I soldi non finiscono mai di Fabri Fibra
A differenza di gran parte della musica di largo consumo, il Rap non viene suonato da strumenti musicali nel senso tradizionale del termine: al posto di chitarre, basso e batteria, viene utilizzato il campionatore, una macchina, o un software, in grado di registrare frammenti da dischi, CD o da qualsiasi tipo di fonte audio e di cucirli insieme creando i tappeti musicali sui quali i rapperarticolano le proprie rime. L’approccio compositivo non è, quindi, quello del musicista, ma quello del DJ. Per creare le proprie canzoni si utilizza musica già registrata, ricombinandola in modo originale.
Kool DJ Herc
Da genere di “nicchia” il Rap è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante anche all’interno della musica italiana in generale. Perfino una manifestazione canora come Sanremo negli ultimi anni ha ospitato diversi rappers. Va certo ricordato che il Rap più crudo a Sanremostonerebbe comunque un po’. Le canzoni presentate vengono sempre addolcite, confezionate e infiocchettate in modo da essere più facilmente accessibili ai milioni di telespettatori dai gustieterogenei e dalle orecchiepoco abituate a raffiche di rime a tempo di rullante. Nonostante la nuova diffusione del genere musicale Rap, quando invece parliamo di Hip Hop ci rendiamo conto che questa “cultura musicale” riguarda ancora un pubblico minore, ma pur sempre fedelissimo alla causa. La prima espressione che abbiamo conosciuto, di quella che avremmo poi scoperto essere la cultura Hip Hop, è il Writing. O meglio: le lettere giganti ed intrecciate che vedevamo nascere sui muri della nostra Città, sui vagoni dei treni locali e sotto i porticati delle case popolari dove giravamo negli anni 2000.
L’eccessivo purismo dell’epoca ha individuato negli Articolo 31 e nei Sottotono i principali capri espiatori, colpevoli di aver portato la musica al grande pubblico, guadagnando anche del denaro, cosa inammissibile per la mentalità dell’epoca. L’underground contro il commerciale è stato un tema caldo fino ai primi anni del 2000. In quegli anni, essere additati come “Sucker“, anche solo per gioco, era il peggior insulto che un B-boy potesse ricevere. All’epoca esistevano regole rigide che erano improntate su determinati valori che risultavano essere fondamentali per il rispetto di quella cultura musicale. Il vero MC, inteso come “Maestro di Cerimonia” doveva avere delle caratteristiche ben precise. La componente del messaggio è fondamentale, così come la ricerca di uno stilepersonale, di una firma, possedere un senso spiccato di intrattenimento, avere flow, metrica, rimeoriginali.
Le discipline Hip Hop possono essere intese metaforicamente come uno sport, dato l’elemento competitivo, se pensiamo al breaking difficilmente si può parlare di una metafora. Il breaking infatti è un’impegnativaattività fisica che collega l’abilità tecnica e la forza muscolare del ginnasta, unita alla sua tensione agonistica, con l’espressività della danza, il tutto condensato in coreografie, similmente alle scritteelaborate dai writers, destrutturate e sinuose allo stesso tempo. Evolutasi come disciplina quasi esclusivamente maschile, il breaking consente di dar sfogo al bisogno di esprimere la propria corporeità, di metterla alla prova, mostrarsi e mostrare la propria forza fisica – valore molto sentito in tutte le culture di strada – in un contesto dove l’aggressività si relaziona inaspettatamente con l’armonia ed il ritmo, la forza si modella e diviene forma, dove il gesto violento si trasforma in comunicazione, dove esercitandosi a dare forma al proprio corpo, si attivanoprocessi di cambiamento profondi. Un altro importante aspetto del breaking è il fatto che sia una disciplina praticata in strada, sia nei momenti di allenamento sia in quelli di esibizione. Per gli adolescenti ciò li porta a rapportarsi in un modo inedito al contesto urbano. La strada è luogo abituale di ritrovo, protagonista di importanti momenti di svago e socialità.
Le quattro discipline che constituiscono l’Hip Hop e che hanno sviluppato nuove forme pur restando sempre fedeli a determinati valori sono fondamentali per la creazione di nuovi modelli musicali a cui oggi si ispirano anche i veterani della musicaPop italiana.
I produttori di musicaRap, nella tradizione del djing Hip Hop, utilizzano come materia prima per le proprie creazioni i dischi ed i suoni che li circondano e che meglio conoscono perché caratterizzano o hanno caratterizzato la propria vita: dalle canzoni dei genitori ascoltate durante l’infanzia ai propri musicisti preferiti. Rielaborando questi suoni, il produttore Hip Hop ripercorre la propria identità ed il cut up, la tessiturameticcia che risulta nel prodotto finito, si rivela un importante strumento per rappresentarsi, per avere una visione sinottica e in qualche modo strutturata del proprio essere molteplice. Per questi ragazzi costruire basi di musica Hip Hop, elaborando e ricombinando elettronicamente tale panorama di suoni, vuol dire ridefinire la propria identità e creare uno specchio nel quale vedersi e contenersi senza dover per forza scegliere chi essere in una logica di esclusione. Si tratta di una differenza di processo che ne determina un’importante peculiarità non solo dal punto di vista strettamente musicale: comporre basi di musicaRap costringe gli autori a confrontarsi con frammenti del proprio vissuto e della propria esperienza, con approcciotrasformativo. E’ facile notare come ciò possa divenire significativo, in particolare, per gli adolescenti figli di immigrati, per i quali la musica ascoltata in casa è quella del paese d’origine, mentre quella che si fruisce attraverso il personale iPod è tipica del luogo di vita attuale. Il genereHip Hopunisce le persone, fondeculture musicali e dà vita a qualcosa di nuovo e di unico. Nasce e si afferma come strumento di protesta nelle mani di tutti quei membri della società, che si sentivano incompresi. La trasversalità, è il lato che amiamo di più dell’Hip Hop, perché, al di là di ciò che ogni tanto diventa nelle mani delle “persone sbagliate”, è un genere che ci obbliga ad interessarci a tutti quei suoni che l’hanno composto, elevato, distinto.
L’Hip Hop è, inoltre, un orecchio attento sulla condizione della gente, è l’arte del toasting, è puro groove.