La faida tra crew dei rapper di nuova generazione dalle strade passa al ring.
San Siro contro Rozzano.
É in corso un mega dissing tra due giovani rapper della scena:
da un lato c’è Rondo da Sosa dall’altro Paky.
I due esponenti della nuova generazione Rap,
il primo legato al quartiere milanese e l’altro a Rozzano.
Una sfida a colpi di rime che molti hanno rinominato “Rozzano vs San Siro”.
Il dissing in breve tempo è divampato.
La scena ha cominciato a lanciarsi frecciatine a vicenda per giorni,
con Keta e Rondo da Sosa da una parte e Paky dall’altra
che si danno dei pagliacci via Instagram Stories.

Il conflitto è iniziato da una provocazione partita dalla crew di Rondo
che in alcuni brani attacca Rozzano.
Da qui si sono inaspriti i rapporti fra le due bande.
E così di seguito una raffica di frecciate reciproche,
fino all’evento che ha visto partecipare centinaia di giovani rozzanesi
al video girato nel quartiere.

La situazione degenera ulteriormente quando sul palco di un live
Rondo da Sosa manda a “quel paeseRozzano, scatenando la rabbia tra i fan.
Non contento, qualche ora dopo, Rondo spoilera un pezzo della canzone Chinga,
che sarebbe proprio dedicata a Paky.

A questo punto entra in scena Paky.
Il manager dell’artista di Rozzano dissa così Rondo da Sosa,
colpevole” di aver insultato lui e i suoi amici in live.

L’apice, probabilmente, i due lo raggiungono quando il manager di Paky
pubblica via Instagram Stories un finto epitaffio di Rondo,
come se il rapper fosse già morto.
Una scelta questa che ha sconcertato tutti.

La sfida social fra Rozzano e San Siro, però,
potrebbe essere destinata a finire molto presto.
Rondo ha intenzione di farla finita.
Ora la vicenda sta assumendo contorni tali da rischiare di degenerare
e allora ecco la proposta di Rondo è di passare dal set della strada al ring.
Rondo da Sosa, il rapper di San Siro,
tramite alcune Instagram Stories ha sfidato Paky.
Non continuare a nasconderti in quartiere.
Chiudiamo per sempre questa faida tra Rozzano e San Siro

Una volta e per tutte con questa storia ha proposto a Paky uno scontro sul ring.
100mila euro in palio per la quale DAZN avrebbe già acquistato i diritti del match.
Il team di Paky ancora non ha risposto, in ogni caso,
anche se Il Giorno conferma che l’incontro si terrà per davvero. 

Successivamente, Rondo ha pubblicato una seconda Instagram Stories,
in cui ha manifestato a chiare lettere l’intenzione di devolvere, in caso di vittoria
– ammesso e non concesso che Paky possa prendere in considerazione la proposta
i 100mila euro per costruire un centro didattico nel quartiere di San Siro,
dato che, a detta sua, il comune di Milano se ne sarebbe disinteressato.

Queste le sue parole:
Se dobbiamo continuare a dedicarci le filastrocche
senza neanche vederci di persona con tutte ‘ste pagliacciate di pagine che fomentano e TikTok, mi taglio fuori, io faccio business ed ho una famiglia da sfamare.
I 100k saranno tutti dati in beneficenza tra Kairos e tutte le comunità,
una parte sarà usata per costruire il centro didattico di San Siro,
siccome il Comune se ne è sbattuto
“.

I rapper già famosi lanciano di notte video su YouTube
e spesso li dedicano a qualche fratello in carcere.
Sono il riferimento dei tanti ragazzi, sempre più giovani, 12 o 14 anni,
che si trovano in via Zamagna a San Siro,
il quartiere di Milano più sorvegliato perché più simile a un ghetto-banlieue,
ma che si aggregano anche in tante altre periferie geografiche e culturali.
Recentemente c’è stata una sparatoria a San Siro per una resa dei conti, pare,
fra il rapper Kappa 24K e Carletto Testa,
malavitoso fermato dalla Squadra mobile
per la sparatoria di piazza Monte Falterona, l’8 Gennaio.

 A Milano è sempre rimasta una oscura attrazione per la periferia.
Le periferie cresciute in questi anni intorno ai gangsta, rapper e affini
che si definiscono artisti o a bande occasionali,
hanno aumentato decisamente la densità demografica
grazie alla partecipazione attiva e alla musica
che fa quasi da contorno a determinate realtà.
Chiamateli quartieri, ma restano sempre periferie,
dove molte scene ricordano i ghetti americani.

Il 7 Marzo 2014, dunque 9 anni fa,
Vacca pubblicò sul suo canale YouTube “Il Diavolo Non Esiste“,
dando il via ufficialmente al dissing più epico del Rap Italiano,
quello proprio tra lo stesso Vacca e Fabri Fibra.

I dissapori tra i due,
che in precedenza erano amici
a tal punto che Vacca seguì metà del Tour di Tradimento di Fibra,
sono iniziati in alcune interviste.
Fibra aveva pure lanciato delle frecciatine a Vacca in “Zombie“,
a cui il sardo rispose con la vera prima diss-track,
appunto “Il Diavolo Non Esiste“.
Fibra rispose due settimane più tardi con “Niente di Personale

seguita poi da “Nella Fossa” di Vacca.

Fibra reagì nuovamente con “Fatti da Parte

a cui Vacca rispose con l’ultima Diss TrackRitarducci

In questo dissing entrambi hanno dato il meglio,
creando uno dei momenti più epici del rap italiano,
in cui tutta l’attenzione era concentrata sulla qualità delle barre
e punchline cattive che trasudano Hip Hop ancora oggi.

Diteci cosa ne pensate e chi, secondo voi, ha vinto la sfida.