
La cosiddetta lean è una droga semplice e a basso costo
e oggi spopola tra i giovanissimi
galvanizzati dall’immaginario della musica Trap.
Quali sono gli effetti della codeina?
Per ottenere la lean è sufficiente una bottiglia di Sprite
e una confezione di sciroppo per la tosse.
Si tratta di pochi euro per una droga che spopola tra i giovani,
coinvolti più che mai dal vortice della Trap.
Ti sei mai chiesto, però, quali sono gli effetti della codeina?
L’immaginario Rap si intreccia da sempre con la droga,
oggi il mondo Rap si tinge di viola ed è dolce come Sprite.
Citiamo Crystal Ball (Dark Polo Gang), Sciroppo (Sfera Ebbasta)
oppure Wave (Drefgold), ma ci sono tantissimi esempi alla mano.
Qualche giovane all’ascolto ne sente parlare,
ma forse non sa cos’è la codeina
e che effetto fa la lean.
Ecco, questa è solo una delle domande a cui vogliamo dare risposta,
per concentrarci soprattutto sui rischi che comporta
un uso improprio, immotivato e sconsiderato di talune sostanze per la salute.
Cos’è la lean (purple drank)?
Partiamo dalla definizione: cos’è la lean?
Si tratta di una bevanda ottenuta
unendo la Sprite allo sciroppo per la tosse,
che contiene appunto codeina e prometazina.
Ha molteplici nomi,
è conosciuta anche come dirty sprite, purple drank e purple jelly
per il suo aspetto violaceo e quella parvenza gelatinosa.
Che effetto fa bere lean?
Lo stesso di un sedativo.
Cos’è la codeina?
La codeina è un analgesico oppioide,
deriva direttamente dalla morfina
di cui condivide quasi per intero la sua struttura chimica.
La codeina, così come la prometazina,
è un componente che si presta a diverse formulazioni:
compresse per uso orale come antidolorifici (codeina e paracetamolo)
o anche come preparati iniettabili
per contrastare fenomeni allergici importanti (prometazina).
Quanto costa la purple drank?
Con un paio di euro porti a casa una bottiglia di Sprite
e con pochi altri puoi comprare lo sciroppo.
Nella vicina (e dunque gettonata) Svizzera
pare sia possibile acquistare una confezione di Makatussin senza ricetta.
In Italia sono molto diffusi anche la Paracodina,
sciroppo a base di diidrocodeina
(praticamente identica alla codeina,
stessi effetti farmacologici e collaterali),
e Bronchenolo, sciroppo a base di destrometorfano
(un altro oppioide, vale quanto già detto).
In Italia non è consentita la vendita senza prescrizione medica.
Come si usa la codeina (in modo corretto)
La vera domanda allora è: quando viene prescritta e in che modo?
Quali sono i benefici per l’organismo che assume codeina in modo corretto,
secondo direttiva medica?
La codeina è un agente terapeutico
usato sostanzialmente nel controllo del dolore medio o acuto
(ad es. come antidolorifico postoperatorio),
molto spesso associata a FANS
(Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei, come Ibuprofene o Moment, per intenderci)
o Paracetamolo che sono presenti nella formulazione
in quantità decisamente maggiori rispetto alla codeina stessa.
Il contenuto di codeina in questi casi è molto basso,
ma il suo effetto si somma a quello del FANS a cui è associata,
riducendo i rischi di tossicità tipici degli oppioidi ad alte dosi.
Altrimenti può essere utilizzata in sciroppi per la tosse
(uno degli effetti degli oppioidi è quello di alterare le funzioni respiratorie,
un effetto che però può portare al collasso respiratorio a dosi molto alte,
certamente non consigliate né dal proprio medico né dal bugiardino del farmaco).
Gli effetti della codeina usata impropriamente
Altra domanda: quali sono allora gli effetti di Sprite e Codeina assunta così a caso? Quali sono, dunque, gli effetti della codeina usata fuori contesto?
Possono essere variabili e strettamente dipendenti dalla dose di codeina assunta. Certamente chi prepara un purple drank
non fa molto caso al dosaggio di codeina assunta.
Di certo si può dire che gli analgesici oppioidi
sono farmaci con i quali non bisogna scherzare:
le cause più frequenti di morte sono, come citato di sopra,
collassi respiratori dovuti dalla depressione
esercitata dall’oppioide sui centri della respirazione nel bulbo a livello del SNC (Sistema Nervoso Centrale),
un effetto che come sempre per gli oppioidi è dose-dipendente.
Gli effetti derivanti da un utilizzo cronico e sconsiderato
sono ancora più spinosi e comprendono la comparsa di assuefazione al farmaco
(la stessa dose assunta precedentemente
provoca effetti farmacologici inferiori con l’uso cronico della sostanza)
e sviluppo di dipendenza fisica.
Lo sviluppo di dipendenza porta inevitabilmente alla comparsa
di crisi di astinenza che si manifestano
come nervosismo, apatia, insonnia correlate a tachicardia e sudorazione.
Se ci pensi questi sono tutti effetti contrari a quelli generati dagli oppioidi,
che invece portano a sedazione, euforia e diminuzione del lavoro cardiaco.

Come smettere
Purtroppo se un individuo ha sviluppato dipendenza,
interrompere bruscamente l’assunzione di un oppioide non è mai una buona idea, motivo per cui si da il metadone agli eroinomani che devono ripulirsi.
Infatti si rischia che l’individuo si trovi in crisi d’astinenza
con tutti i pericoli sia di salute che sociali che ne derivano.
Sembra strano e anche quasi infattibile,
ma la soluzione migliore sarebbe quella di interrompere gradualmente
l’utilizzo assumendo quantità di farmaco via via inferiori.
Così facendo si da il modo all’organismo di normalizzarsi
ed abituarsi ai nuovi cambiamenti che riguardano i recettori degli oppioidi,
evitando così la comparsa dei sintomi legati alla crisi d’astinenza.
Conclusioni
Un uso improprio può portare (anche) alla morte.
Scritta così sembra una esagerazione da click baiting,
in realtà le cose stanno diversamente
e l’obiettivo del nostro articolo è proprio quello di chiarire le cose
cercando di sensibilizzare.
