Buongiorno buongiornino…come direbbe il buon Ned Flanders dei Simpson.
Snelli, qui al Ghost Building cominciamo ad accusare la fatica…
del lavoro di un anno?
Direte Voi ed invece no:
parlo della fatica delle feste
che soprattutto Lo Spettro ed io
stiamo vivendo sulla pelle qui sul side milanese della Stanza.
Come a Milano con il 7 Dicembre,
giorno dedicato a Sant’Ambrogio le feste natalizie cominciano ufficialmente…
Le luminarie si accendono, si addobbano gli alberi, si allestiscono presepi
e comincia il tour de force delle cene…
prima aziendali, poi con la compagnia di quando eri giovane,
poi quella con gli ex colleghi e quando sei ad un passo dalla follia…
ecco che cominciano le cene ed i pranzi con i parenti,
tipo che per mettere fine a tutto quanto saresti disposto a darlo alla befana.
A tutto questo Noi aggiungiamo anche i live set.
Per fortuna Gabri, che sul side cosentino vive lo stesso martirio,
ma dato il suo ruolo si risparmia almeno i live set,
ci spinge a stringere i denti per resistere in questo sprint finale e pensate…
per esortare Noi due a dare il massimo,
ci ha incatenato una palla da carcerati al piede
comprata di tasca sua e quindi tanto vale…
Benvenuti al “Non tutti sanno che…”!
Continua la serie dedicata ai rapper o presunti tali
che hanno poi abbracciato la carriera di cantanti
ottenendo un successo decisamente migliore:
oggi parliamo degli I-Pop
come avrete capito dal titolo
e giustamente vi starete chiedendo “e chi cazzo sono”?

Siamo qui apposta:
sono sicuro che tutti sappiate chi è il Sig. Max Pezzali
e sono altrettanto sicuro che tutti Voi avrete fatto un limone
con la vostra ragazza, ragazzo o qualunque cosa vi piaccia
tenendo in sottofondo una canzone degli 883,
del resto il Pezzali ha fatto limonare tre generazioni.


Ebbene non tutti sanno che c’è stato un momento in cui Mauro Repetto
(l’883 sparito di circolazione
e magari un giorno vi racconterò la storia della sua dipartita)
e Max Pezzali avevano un gruppo Rap chiamato appunto I-Pop.
Notati dal Re Mida della musica, Claudio Cecchetto,
I-Pop accompagnavano in tour un altro signore che,
checchè se ne dica,
è stato il primo rapper italiano:
sto parlando ovviamente di Lorenzo Jovanotti.

Se devo dirla tutta, i due non erano nemmeno malaccio,
anche se ad essere sinceri erano un po’ ridicoli
soprattutto se paragonati ai prodotti Hip Hop odierni.
Se siete curiosi,
guardate l’unico materiale di repertorio disponibile in internet
e giudicate Voi…
ma attenzione, non siate troppo severi e portate rispetto
perchè, loro arrivarono per primi,
quando fare Rap in Italia era garanzia di essere scambiati per scimpanzè decerebrati
(mio papà definiva così Jovanotti
ogni volta che lo intravedeva nel raggio di 1000 Km)
e, se Voi e Noi siamo come siamo,
e se Noi della Stanza siamo qui a fare quello che facciamo,
è perchè loro ci sono stati prima di Noi
ed hanno avuto il coraggio di impugnare il mic per sputare rime.
Buona visione, buon ascolto ed alla prossima dallo Zio Kappa.
(Kappa)

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