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Saturday Cafè: CASP1

Cari lettori e appassionati di musica Urban
siamo entusiasti di presentarvi la diciannovesima intervista
della nostra nuova rubrica,
Saturday Cafè,
che Vi accompagnerà ogni Sabato su queste pagine
per esplorare il mondo affascinante della scena Urban
e delle sue brillanti menti artistiche.

Prima di iniziare questa avventura emozionante,
vogliamo fare un tuffo nel passato
e ricordare la versione 2020 di Saturday Cafè,
trasmessa in diretta sui nostri canali social.
Per chi abbia perso le puntate live,
abbiamo preparato qualcosa di speciale per Voi.
Abbiamo creato una playlist esclusiva su YouTube
che raccoglie tutte le emozionanti trasmissioni passate.

Il nostro intento è quello di raccontare attraverso le loro parole
le Storie, le Sensazioni e gli Obiettivi
degli artisti che stimiamo di più nel panorama Urban.
Il format è studiato intorno a sei domande
che verranno poste di volta in volta
ai vari artisti che intervisteremo.
Lasciando loro libertà di tempo e spazio
senza nessun filtro e nessuna censura.

L’artista di oggi è Casp1, artista Rap della scena calabrese.
Originario di Lamezia Terme e membro attivo della Crew I Senza Nome“.

Domanda 1:
Raccontaci in modo approfondito la tua storia nel mondo della musica.
Qual è stato il punto di partenza del tuo viaggio artistico
e quali sono state le tappe significative lungo il percorso?
Condividi con Noi le sfide, i momenti di crescita personale e le esperienze
che ti hanno plasmato come artista.
Risposta 1:
Ciao Stanza e un saluto a tutti i lettori. Inizio presentandomi per chi non mi conoscesse, il mio nome è Pasquale Cerra, in arte Casp1, 27enne di Lamezia Terme e sono coinvolto nel panorama musicale calabrese da un po di anni.
Il mio interesse per le rime inizia più di 10 anni fa con la FESTA DELL’ARTE, un evento organizzato annualmente dalle scuole a Lamezia.
All’epoca non vedevo l’ora arrivasse il giorno di quest’evento perché includeva un contest di freestyle con artisti come MATTHEW DRE, ZULU’ e TUMORE che a suon di rime sulle mamma, mettevano in piedi lo show più divertente dell’anno.
La mia passione per questo genere è stata alimentata anche dall’avvento di Mtv Spit nel 2012, un altro fattore che mi ha spinto a provare a fare freestyle.
Il destino ha voluto che in quel periodo incontrassi Andrea aka Reset, il primo freestyler con cui ho cominciato ad allenarmi.
La nostra amicizia è cresciuta rapidamente, diventando uno dei miei migliori amici, una figura di fiducia che mi accompagna ancora oggi. Iniziammo ad uscire insieme ed essendo l’unico patentato della compagnia spesso ci trovavamo nella sua macchina.
Qui ho avuto accesso alla sua collezione di cd masterizzati consumati e per me fu il Black out. TURI, MISTAMAN, RANCORE e tanti altri della scena underground Italiana.
Una canzone nello specifico, “Per non dire basta” di TURI con i LOOP THERAPY, mi portò a dire “Voglio ascoltare solo questo” e fu cosi per un sacco di anni. Iniziai anche ad ascoltare roba più di nicchia nostrana come J CLINT con la SOTTOZERO, TULVIO e MASOSTEP.
Nel 2016 ho iniziato l’università a Cosenza, e andai a convivere con la mia ragazza dell’epoca.
Purtroppo in quel periodo non me la passavo molto bene, infatti l’unica persona con cui mi sfogavo era quest’ultima.
Un giorno, litigando con lei, mi resi conto di non avere nessun altro con cui parlare e li decisi di provare a scrivere in rima per sfogarmi.
Da quel giorno non smisi più.
Nel 2019, a causa di una carenza di eventi hip hop in Calabria, ho deciso di intraprendere un ruolo attivo nell’organizzazione e nella giuria dei contest con il 2THESPRITZ, un evento palesemente “copiato” dal MIC SCRAUSO di SHEKKERO e compagnia (grazie rigaz).
L’evento ha ottenuto un notevole successo a livello regionale, tanto che nel 2022 siamo arrivati alla quarta edizione con partecipanti arrivati anche da altre regioni. Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno supportato in questi eventi.
Concludo andandovi a rilasciare una chicca fresca fresca, negli ultimi mesi ho iniziato anche a essere un membro attivamente per la creazione di produzioni musicali fondando il progetto O.D.A. (Osteria degli Amici), un collettivo di musicisti e beatmaker coordinati principalmente da me.
Andando a citare un mio gruppo whatsapp, ora “VIDIMU CCHI NESCI”.

Domanda 2:
Siamo curiosi di conoscere il dietro le quinte del tuo nome d’arte.
Potresti condividere con Noi l’origine di questo nome
ed il motivo per cui hai scelto proprio quello?
Quali significati o simbolismi sono legati a questo nome
ed in che modo si riflette nella tua musica e nella tua identità artistica?
Risposta 2:

Nulla di troppo complicato o profondo, nel periodo post covid frequentavo un bar lametino dove lavorava uno dei miei rapper preferiti di Lamezia, BASH, e praticamente in quel periodo stavo cercando un nome d’arte.
Un giorno BASH anagrammando Pask mi propose il nome Kasp, e mi piacque subito.
Da li provai a sviluppare un lettering per taggarmi in giro ma purtroppo la “K” non mi usciva molto bene, quindi decisi di optare per la “C”.
Un paio di giorni dopo aggiunsi il ONE per richiamare vecchie glorie come Kaos-One ed cosi che è nato il nome Casp1.

Domanda 3:
La carriera musicale è quasi sempre influenzata in modo significativo dalla crew,
dal gruppo di provenienza e dalla città di nascita.
Vorremmo saperne di più sulla tua crew e sul modo in cui avete lavorato insieme
per raggiungere i vostri obiettivi comuni.
Raccontaci delle dinamiche di gruppo, delle esperienze condivise
e di come vi siete supportati reciprocamente nel percorso musicale.
Risposta 3:

Sono un persona che ascolta molto, guarda i metodi delle altre persone e cerca di assorbire il più possibile.
Con la mia prima crew “I Senza Nome” è stato così, con loro ho iniziato ad affinare le metriche, migliorare il metodo di comunicare e l’approccio ai live.
La crew è formata da me e altri 2 membri, Reset e Anafem.
Deve ammettere che a parte essere dei compagni sul palco, sono dei miei grandi amici e penso sia un tassello fondamentale nella creazione delle canzoni.
La musica deve esprimere emozioni e se la fai con gente che conosce le tue, il risultato non può che essere esplosivo.
A parte lavorare con I Senza Nome, mi è capitato di crescere musicalmente anche frequentando e facendo sessione con altri artisti locali, e ci tenevo a citare i ragazzi delle panchine del banshee, la DML, la cricca di Paola e di Crotone, i ragazzi con cui ho fatto la prima Sud Side Squot e la seconda (si, c’è una seconda Sud Side Squot, chissà se uscirà mai), Daniel San, Bruno Fatb, Frag, Koala, Ollecid, ShockWave, AIRA, Giulia Orlando, Bash, Giovanni Nicotera, Manuel Pansino e Vincenzo Costanzo.
Per concludere, vorrei parlare della band con cui sto provando da un anno a questa parte, un’esperienza che mi ha aiutato a comprendere meglio anche il lato della composizione musicale.
Il gruppo è composto da me, Andrea Gigliotti, Vincenzo Ferraiuolo e Antonio Cefalà.
Nutro la speranza di poter suonare tutti insieme dal vivo un giorno: i ragazzi meritano davvero

Domanda 4:
Il tuo ultimo lavoro ha suscitato grande interesse e apprezzamento
da parte del pubblico.
Ci piacerebbe saperne di più su questo progetto.
Potresti condividere con noi qualche dettaglio speciale
e raccontarci eventuali aneddoti o curiosità legati alla sua creazione?
Quali sfide hai affrontato durante il processo di realizzazione
e cosa rende questo lavoro così unico nella tua carriera?
Risposta 4:

Il “Mio” ultimo lavoro è una collaborazione con uno di quelli che nel 2016 ascoltavo da fan, uno di quelli che mi ha fatto capire l’importanza di performare live e dell’arte di registrare one take, uno di quelli da cui prendo ispirazione per la scrittura, uno di quelli con cui se ci fai serata è facile che arrivi a casa e non riesci a prendere il buco della serratura.
Gerardo Sacco con Tulvio penso sia una delle cose più belle che abbia mai scritto. Abbiamo iniziato a scrivere questa traccia da un giorno all’altro con Tulvio a distanza facendo una video chiamata.
Mi disse scegli un tema e risposi “Solitudine” e provammo a iniziare a scrivere da subito in call ma quel figlio aveva messo la base a palla, rendendomi la stesura più difficoltosa perciò in quel momento gli dissi “Abbassa il volume sennò mi distraggo “.
Tulvio è riuscito a rendere questa frase parte del ritornello che ormai abbiamo cantato un po qua e la in tutta la Calabria.
Se non l’hai ancora ascoltata ti consiglio di farlo. Il periodo in cui ho scritto Gerardo Sacco è stato un periodo in cui mi ponevo tante domande sul tema della “solitudine”, l’andavo ad analizzare e mi sono reso conto che a volte può essere un mezzo potentissimo per crescere come persona.
Sappiamo che gli artisti sono costantemente alla ricerca di nuove ispirazioni e di nuovi progetti da realizzare. 

Domanda 5:
Sappiamo che gli artisti sono costantemente alla ricerca di nuove ispirazioni
e di nuovi progetti da realizzare.
Potresti darci un’anteprima esclusiva del tuo prossimo lavoro?
Quali sono le idee e i concetti che stai esplorando
in questa nuova fase della tua carriera?
Ciò che ci puoi svelare ci permetterà di avvicinarci ancora di più
alla tua visione artistica.
Risposta 5:

C’è molto meteriale in cantiere, molte tracce mai uscite di cui vado fiero e penso che prima o poi vorrò pubblicare.
Se volete sapere di mie uscite certe, preparatevi a sentire delle produzioni marchiate O.D.A. sul disco prossimamente in uscita di uno degli artisti calabresi più talentuosi in assoluto. Se il 2024 sarà propizio probabilmente farò uscire anche delle tracce da Rapper, questo dipenderà dall’allineamento degli astri.
Quel che è certo, se siete curiosi di sentirmi rappare/cantare, non mancate ai live Hip Hop in Calabria, mi troverete li a farmi le ossa con il top in circolazione. 

Domanda 6:
Per La Stanza Dei Fantasmi la tua conoscenza
è stata un importante punto di riferimento nel corso degli anni.
Vorremmo sapere qual è stata la tua esperienza di collaborazione con Noi.
Come descriveresti i rapporti con il team
e in che modo ti ha supportato nel raggiungimento dei tuoi obiettivi artistici?
Ci piacerebbe conoscere le sensazioni che provi collaborando con Noi
e come questa collaborazione ha contribuito alla tua crescita.
Risposta 6:

Ho iniziato a frequentarvi grazie a Tulvio che mi ha messo in contatto con voi e penso che l’iniziative che state portando avanti siano fantastiche.
Non è comune prendere degli artisti e seguirli durante tutte le fasi del processo artistico, e questa attenzione è qualcosa di incredibile.
Penso che questo tipo di iniziativa potrà solo portare benefici alla Calabria e le mie sensazioni al riguardo sono estremamente positive.
Complimenti ragazzi!
Grazie per tutto e continuate cosi.

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