Cari lettori e appassionati di musica Urban
siamo entusiasti di presentarvi la sedicesima intervista
della nostra nuova rubrica,
Saturday Cafè,
che Vi accompagnerà ogni Sabato su queste pagine
per esplorare il mondo affascinante della scena Urban
e delle sue brillanti menti artistiche.

Prima di iniziare questa avventura emozionante,
vogliamo fare un tuffo nel passato
e ricordare la versione 2020 di Saturday Cafè,
trasmessa in diretta sui nostri canali social.
Per chi abbia perso le puntate live,
abbiamo preparato qualcosa di speciale per Voi.
Abbiamo creato una playlist esclusiva su YouTube
che raccoglie tutte le emozionanti trasmissioni passate.
Il nostro intento è quello di raccontare attraverso le loro parole
le Storie, le Sensazioni e gli Obiettivi
degli artisti che stimiamo di più nel panorama Urban.
Il format è studiato intorno a sei domande
che verranno poste di volta in volta
ai vari artisti che intervisteremo.
Lasciando loro libertà di tempo e spazio
senza nessun filtro e nessuna censura.
L’artista di oggi è Big Rob, artista Rap della scena calabrese.
Originario di Firmo e membro attivo della Crew “Rap Pirata Calabria“.
Domanda 1:
Raccontaci in modo approfondito la tua storia nel mondo della musica.
Qual è stato il punto di partenza del tuo viaggio artistico
e quali sono state le tappe significative lungo il percorso?
Condividi con Noi le sfide, i momenti di crescita personale e le esperienze
che ti hanno plasmato come artista.
Risposta 1:
Allora diciamo che il mio approccio alla musica è stato da molto piccolo. Venendo da una famiglia di musicisti, ero sempre solito seguire i miei genitori nei locali della provincia Milanese dove si esibivano.
Inizialmente ero l’unico in famiglia che non aveva nessun tipo di interesse nella musica, anche a causa della mia timidezza (i miei dicono sempre che ho una bella voce e che sono anche intonato ), mi piaceva di più stare dietro le quinte, magari a cercare di capire come funzionasse tutto quello che c’è dietro, dal semplice montaggio delle casse a come regolare un microfono ecc.
Fin quando dopo un po’ di anni, dopo aver provato invano ad imparare a suonare la batteria da autodidatta (ero in fissa con i Linkin Park e i Green Day), vidi i video di Eminem, 50 Cent, Mondo Marcio e Fabri Fibra. Questo mi riportò alla mente quando intorno alla fine degli anni ’90 scoprii MTV. Facevo la quinta elementare e vidi i primi video Rap. Passavano Esa, Dj Lugi, Sottotono ecc.
Da lì è stato amore a prima vista.
Tramite alcuni amici, che poi diventarono la mia prima crew, cominciai a conoscere le fondamenta della cultura hip-hop e a farmi una conoscenza abbastanza varia del genere.
Però ero ancora quello che non faceva mai nulla. C’era chi rappava, chi ballava e chi dipingeva.
Poi un mio amico, Stefano, mi fece vedere i video di Rahzel e Biz Markie, alcuni dei più famosi beatboxer della storia. Provai subito e notai che mi usciva abbastanza bene. Così ho cominciato a studiare e ad allenarmi cercando di imitare tutti i più forti dell’epoca. Da li in poi non ero più quello che guardava e basta!! Passavo le giornate a fare “sputacchi” con la bocca sia quando ero da solo e soprattutto quando c’era bisogno di un beat per fare freestyle.
Questo mi ha portato, a conoscere un bel po di gente, tra questi anche voi della Stanza.
Nel 2015 a causa durante un periodo di pausa dai live decisi di provare a fare dei beats. Pian piano sono passato dal semplice beatbox alla produzione vera e propria, prima tramite PC con le prime versioni di FL Studio e Reason, fino ad arrivare a prendermi il mio caro MPC Renaissance, acquistato grazie alla vittoria di una schedina .
Ormai produco da circa 8 anni. Mi ispiro molto a Dj Premier, J Dilla e Apollo Brown.

Domanda 2:
Siamo curiosi di conoscere il dietro le quinte del tuo nome d’arte.
Potresti condividere con Noi l’origine di questo nome
ed il motivo per cui hai scelto proprio quello?
Quali significati o simbolismi sono legati a questo nome
ed in che modo si riflette nella tua musica e nella tua identità artistica?
Risposta 2:
Maah il mio nome ha un origine semplicissima.
All’epoca pesavo più di 100kg e tutti mi chiamavano con il diminutivo di Rob quindi venne da se il nome BigRob, tutto attaccato e con la B e la R maiuscola!

Domanda 3:
La carriera musicale è quasi sempre influenzata in modo significativo dalla crew,
dal gruppo di provenienza e dalla città di nascita.
Vorremmo saperne di più sulla tua crew e sul modo in cui avete lavorato insieme
per raggiungere i vostri obiettivi comuni.
Raccontaci delle dinamiche di gruppo, delle esperienze condivise
e di come vi siete supportati reciprocamente nel percorso musicale.
Risposta 3:
Diciamo che inizialmente dopo essermi trasferito da Milano a Firmo, un paesino nella provincia di Cosenza, il fatto di far parte di una crew è stata più una cosa per farsi degli amici. Andavo a scuola a Castrovillari e li conobbi diverse persone appassionate di questa cultura come Libberà e Hate, che all’epoca scrivevano le loro prime barre, Yostit che si dilettava con il writing, e Stefano, nominato già prima, che faceva breakdance.
Con loro e altri amici creammo la 2HSC.
Finite le scuole conobbi Nilo e Rod della Lingue Lunghe Crew che mi accolsero con loro e con cui iniziai a fare i primi live come beatboxer.
Da lì entrai nella sezione Calabria della crew Rap Pirata di Inoki.
Purtroppo per svariati motivi, a parte i live, non siamo mai riusciti a realizzare un progetto. Però in futuro chissà! Mai dire mai!!

Domanda 4:
Il tuo ultimo lavoro ha suscitato grande interesse e apprezzamento
da parte del pubblico.
Ci piacerebbe saperne di più su questo progetto.
Potresti condividere con noi qualche dettaglio speciale
e raccontarci eventuali aneddoti o curiosità legati alla sua creazione?
Quali sfide hai affrontato durante il processo di realizzazione
e cosa rende questo lavoro così unico nella tua carriera?
Risposta 4:
Il mio ultimo lavoro è stato il beat di “Tutto Per” nell’EP di Tulvio “Ep Ending” insieme a Lo Spettro.
Non so onestamente quanto successo stia avendo però ti posso assicurare che da quando ho sentito le prime registrazioni me ne sono innamorato.
Neanche il tempo di finirlo che Tulvio l’ha fatto suo dicendomi: “mandamelo che ci scrivo subito e lo metto nell’Ep!”.
Oltre al pezzo con lui ho collaborato in due beat nel disco “Calabrese” di Free-o e nel pezzo “Charlie anche i cani vanno in paradiso” del rapper/tatuatore di Rovigo Junky.
Domanda 5:
Sappiamo che gli artisti sono costantemente alla ricerca di nuove ispirazioni
e di nuovi progetti da realizzare.
Potresti darci un’anteprima esclusiva del tuo prossimo lavoro?
Quali sono le idee e i concetti che stai esplorando
in questa nuova fase della tua carriera?
Ciò che ci puoi svelare ci permetterà di avvicinarci ancora di più
alla tua visione artistica.
Risposta 5:
Si diciamo che cerco sempre di trovare ispirazione ascoltando le nuove uscite in circolazione, vedi per esempio Griselda Records in America o anche la MxRxGxA in Italia.
Però si ritorna sempre a quello che realmente ci piace. Il classico Boom Bap.
Al momento sto ultimando il mio primo progetto da producer con un rapper, che non vi svelo, ma se avete seguito le vecchie interviste ci potete arrivare da soli. Abbiamo deciso di riunire tanti artisti, ma soprattutto amici, con cui abbiamo condiviso palchi, serate e tanti bei momenti nel corso degli anni.
Restare connessi che fra non molto ci faremo sentire!!!
Domanda 6:
Per La Stanza Dei Fantasmi la tua conoscenza
è stata un importante punto di riferimento nel corso degli anni.
Vorremmo sapere qual è stata la tua esperienza di collaborazione con Noi.
Come descriveresti i rapporti con il team
e in che modo ti ha supportato nel raggiungimento dei tuoi obiettivi artistici?
Ci piacerebbe conoscere le sensazioni che provi collaborando con Noi
e come questa collaborazione ha contribuito alla tua crescita.
Risposta 6:
Con i ragazzi della Stanza ci siamo conosciuti tra il 2013 e il 2015 durante i live che organizzavano in giro per la Calabria.
C’è sempre stato un rapporto di amicizia.
Al momento mi stanno seguendo nella produzione del disco.
E li ringrazio infinitamente per la fiducia e la disponibilità che stanno mettendo nel mio lavoro.
Penso che se non ci fossero stati loro sarei ancora in alto mare .
Grazie infinite anche per questo spazio. Alla prossima!!


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