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Saturday Cafè: TULIPOSKI

Cari lettori e appassionati di musica Urban
siamo entusiasti di presentarvi la dodicesima intervista della nostra nuova rubrica,
Saturday Cafè,
che Vi accompagnerà ogni Sabato su queste pagine
per esplorare il mondo affascinante della scena Urban
e delle sue brillanti menti artistiche.

Prima di iniziare questa avventura emozionante,
vogliamo fare un tuffo nel passato
e ricordare la versione 2020 di Saturday Cafè,
trasmessa in diretta sui nostri canali social.
Per chi abbia perso le puntate live,
abbiamo preparato qualcosa di speciale per Voi.
Abbiamo creato una playlist esclusiva su YouTube
che raccoglie tutte le emozionanti trasmissioni passate.

Il nostro intento è quello di raccontare attraverso le loro parole
le Storie, le Sensazioni e gli Obiettivi
degli artisti che stimiamo di più nel panorama Urban.
Il format è studiato intorno a sei domande
che verranno poste di volta in volta
ai vari artisti che intervisteremo.
Lasciando loro libertà di tempo e spazio
senza nessun filtro e nessuna censura.

L’artista di oggi è Tuliposki, producer calabrese,
che collabora con la maggior parte degli artisti della scena.

Domanda 1:
Raccontaci in modo approfondito la tua storia nel mondo della musica.
Qual è stato il punto di partenza del tuo viaggio artistico
e quali sono state le tappe significative lungo il percorso?
Condividi con Noi le sfide, i momenti di crescita personale e le esperienze
che Ti hanno plasmato come artista.
Risposta 1:
Buongiorno Amici di Saturday Cafè.
Io e la musica siamo in viaggio da una vita.
Da prima che iniziassi a produrre, ero sempre con le cuffiette: a scuola, fuori, in giro in moto.
Non uscivo senza musica, dai lettori CD ai lettori mp3 da 512 mb dove se ti andava bene mettevi 40/50 tracce.
Passando dal Rock, al Funk, al Rap.
Quest’ultimo mi ha preso particolarmente.
Però ascoltavo e ascolto anche altri generi , sia per ispirarmi sia per sentire nuovi suoni da poter campionare o semplicemente ascoltare.
Il giorno in cui decisi di voler iniziare a far musica me lo ricordo benissimo, risale al momento in cui sono entrato per la prima volta in uno studio musicale, 7 anni, fa da una persona ancora a me all’epoca sconosciuta, ma che poi è divenuta importante nel corso del tempo oltre che ad esser diventato un carissimo amico, ANTONIO PUNGILLO, all’epoca col nome di DANGER aveva questo studio di registrazione dove sono capitato per caso un pomeriggio in compagnia di altri amici .
E lì io senti la Vibrazione di cui tutt’oggi non riesco a farne a meno, da lì iniziai il mio percorso da solo, senza l’aiuto di nessuno.
Vedevo videolezioni notte e giorno, uscivo poco , ero infottato a imparare quelle skills, quelle batterie, quel modo di creare generi hip hop trap ecc ecc.
Entrare nel mondo della produzione ti apre un mondo nuovo e ad oggi ogni volta che ascolto una traccia la scompongo per capire come è stata creata e percepire la genialità che si ha avuto nel crearla.
Infatti la parte bella è proprio questo ,Creare è una delle cose che a mio parere si avvicina al Divino.
Anche perché siamo fatti di frequenze e siamo soggetti a queste frequenze come la 432 hz che è una frequenza che sto sperimentando da poco.

Domanda 2:
Siamo curiosi di conoscere il dietro le quinte del tuo nome d’arte.
Potresti condividere con Noi l’origine di questo nome
ed il motivo per cui hai scelto proprio quello?
Quali significati o simbolismi sono legati a questo nome
ed in che modo si riflette nella tua musica e nella tua identità artistica?
Risposta 2:

TULIPOSKI da dove deriva ?
Il giorno in cui scelsi di fare musica dovevo scegliere anche uno pseudonimo.
Partiamo da Tulipano che è un soprannome che avevo anni prima e che da l’inizio al mio nickname.
Volevo qualcosa che sapesse di me, ma al tempo stesso avesse un effetto da cinema.
Io che sto in fissa con i film e qui scelgo tra i miei preferiti “Il Grande Lebowski”.
Quindi non faccio altro che unire Il mio vecchio soprannome con un personaggio di un film.
E già il suono di quando lo pronuncio mi piace è lo sento mio, così come se fosse una strumentale creata da me è il mio Soprannome, il mio personaggio musicale.
Dire che non esiste Pasquale senza il Tuliposki o dire viceversa, è cosa vera.

Domanda 3:
La carriera musicale è quasi sempre influenzata in modo significativo dalla crew,
dal gruppo di provenienza e dalla città di nascita.
Vorremmo saperne di più sulla tua crew e sul modo in cui avete lavorato insieme
per raggiungere i vostri obiettivi comuni.
Raccontaci delle dinamiche di gruppo, delle esperienze condivise
e di come vi siete supportati reciprocamente nel percorso musicale.
Risposta 3:

Andavo spesso a trovare Danger in studio e passavamo dei pomeriggi li con lui e altri ragazzi, iniziai a farmi nuovi amici e nuove conoscenze, iniziai a produrre in modo assiduo ed a farmi notare da qualcuno.
Si incrociarono le strade con alcuni di loro, tra cui Dote, Fallen, Kobra, RealD, 0NOVE ed altri artisti di Catanzaro e zone limitrofe, essendo anche io di provincia.
Facevo avanti e indietro tra i vari studi.
Poi cominciai a crearmi il mio studio in modo tale da poter andare quando volevo e far venire da me chi aveva le mie stesse “frequenze“ o idee.
Da lì a qualche anno iniziai ad acquistare l’attrezzatura che mi occorreva a fare musica per incanalare le mie emozioni in una traccia.
Da lì iniziai ad avvicinarmi molto a livello musicale a Fallen.
Manuel l’ho conosciuto poco dopo.
E da lì ho avuto un nuovo fratello anche se di sangue diverso, ma un fratello vero su cui poter contare.
Con lui abbiamo collaborato la prima volta prima del covid con un paio di tracce prodotte da me in cui.
La penna affilata di FALLEN ha fatto il resto.
Dal 2021 le strade ci hanno unito ancora di più, fino a poter pensare di creare un album insieme.
Per poi farlo per davvero, dopo più di anno siamo riusciti in quel che volevamo e a farlo come piaceva a Noi.

Domanda 4:
Il tuo ultimo lavoro ha suscitato grande interesse ed apprezzamento da parte del pubblico.
Ci piacerebbe saperne di più su questo progetto.
Potresti condividere con noi qualche dettaglio speciale e raccontarci eventuali aneddoti o curiosità legati alla sua creazione?
Quali sfide hai affrontato durante il processo di realizzazione e cosa rende questo lavoro così unico nella tua carriera?
Risposta 4:

Nell’album “PRINCIPIO IL DISCO” ci siamo noi stessi dalla prima all’ultima traccia.
Un album dove ci sono molte collaborazioni e ogni strumentale calza a pennello con la tematica che Fallen affronta nei suoi testi.
Mi rispecchio molto e ci tengo allo stesso modo in quel lavoro in quel progetto, sia per il tempo dedicato a farlo diventare una realtà sia perché è stata la prima volta in cui ho prodotto un album intero ad un Artista.
Nel tempo ho anche creato album di strumentali , o meglio dire un beats-album composto da più tracce create o campionate da me, sotto la chiave non del classico type beats, ma sotto una diversa chiave perché volevo sentire mie quelle produzioni e non un copia e incolla di altri.
Ultimamente ho rilasciato un album col nome di “APOLLO”, con più di 20 tracce tutte strumentali che vanno dal Rap alla Trap ed al Hip Hop ed a qualche sperimentazione del Poski.
Anche questo progetto ha portato un po’ di hype e sono contento di ciò, alla gente sembra sia piaciuto.
Ed a me in primis, il senso del progetto è un viaggio all’interno di noi stessi.
E non ho lasciato nulla al caso neanche in questo progetto.
Dalla copertina al nome dell’album ad ogni nome per i beats che ci sono all’interno.
È stato Tutto amalgamato e compattato in un solido progetto che mi ha fatto riprendere beat passati e beat nuovi di pacca e mescolarli al meglio.

Domanda 5:
Sappiamo che gli artisti sono costantemente alla ricerca di nuove ispirazioni
e di nuovi progetti da realizzare.
Potresti darci un’anteprima esclusiva del tuo prossimo lavoro?
Quali sono le idee e i concetti che stai esplorando
in questa nuova fase della tua carriera?
Ciò che ci puoi svelare ci permetterà di avvicinarci ancora di più
alla tua visione artistica.
Risposta 5:

Per quanto riguarda progetti futuri, beh sicuramente non starò con le mani in mano.
E’ inevitabile, anche perché farei per sempre musica, principalmente per me stesso e poi per il resto.
Di sicuro con Fallen abbiamo intenzione di rilasciare un altro disco sempre insieme.
Con il tempo necessario di cui abbiamo bisogno per renderlo devastante musicalmente e liricamente.
Detto ciò non voglio dilungarmi tanto con spoiler o altro, come diceva qualcuno prima di me.
Chi vivrà vedrà e quindi lasciamoci vivere nei momenti che abbiamo.

Domanda 6:
Per La Stanza Dei Fantasmi la produzione, la distribuzione e la promozione della musica #Urban underground sono state un punto di riferimento nel corso degli anni.
Ti chiediamo di raccontarci il tuo rapporto con il mondo della musica underground e di spiegarci come vedi il ruolo della produzione, della distribuzione e della promozione della musica autoprodotta nel panorama musicale odierno.
Qual è la tua esperienza personale, le sfide affrontate e le opportunità che hai incontrato nell’essere parte del movimento underground ?
Siamo curiosi di scoprire quali strategie hai adottato per far emergere la tua musica in un contesto indipendente e come percepisci la sua risonanza all’interno della scena musicale.
Vorremmo sapere qual è un tuo suggerimento verso un artista emergente.
Com’è cambiato il mondo della “gavetta” e cosa significa oggi “Artista Emergente”?
Risposta 6:

Per quanto riguarda il mercato musicale, io distribuisco tramite distrokid la mia musica.
Da Spotify ad Apple music, Deezer ecc ecc.
Non ho firmato contratti con nessuno al momento.
Sono un artista indipendente e non nego di voler trovare un’etichetta nei prossimi anni o mesi che mi possa far crescere, essendo in un posto in cui la cultura musicale è per pochi se non pochissimi e in pochi apprezzano e sanno cosa c’è dietro.
E fare arrivare la mia musica a più persone possibili.
Infatti vi ringrazio per avermi chiesto un’intervista, concedendomi uno spazio dove posso espormi e raccontare di me attraverso la musica.
Anche se non solito aprirmi a interviste riconosco in me un carattere introverso e più da retrovie ma ogni tanto fa bene cambiare posizione e mettersi un po’ in luce.

Grazie a Voi di Saturday Cafè. 


Conoscere ed Approfondire
è per Noi alla base del Processo Creativo.
Prima che un Prodotto
per Noi la Musica
è Passione e Condivisione.
Ascoltare e leggere l’Impegno
che tanti Artisti mettono nel proprio Lavoro
ci da la Possibilità di scoprire
che il nostro Sentimento è condiviso.
Siamo sempre alla Ricerca di Stimoli.
Tuliposki mette in pratica le proprie Idee
in modo assolutamente condivisibile.
Noi siamo sempre alla Ricerca di questo Stile.
Sempre.

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